Ho indossato il mio primo paio di Dr Martens nel 1987. Le comprai in occasione del primo viaggio a Londra. Volevo sentirmi british e cool già partendo dall’Italia, perché io non ero il solito turista che andava nella capitale inglese per finire da Madame Taussaud, dove poi immancabilmente capitai, ma partivo per trovare i luoghi e i personaggi che avevano fatto parte della mia adolescenza, nei miei sogni ad occhi aperti. Condivisi quel viaggio con la mia Giannetta del cuore, chi legge questo blog da un po’ sa che c’è questa guru dello stile – e non solo – che fa parte della mia vita ormai da 25 e passa anni, e fu un’esperienza memorabile. Con ai piedi le mie Dr Martens, modello classico, basse, nere, andai alla ricerca degli idoli appesi ai muri della cameretta, esperienza alquanto fallimentare, ma mi ripresi l’anno dopo stazionando venti giorni fuori da casa di Simon Le Bon, incontrai al Trocadero per caso Chris Finch, il bambino che ballava con Madonna nel ‘Who’s that girl’ tour, non riuscii a convincerlo a portarmi dietro le quinte dello spettacolo, ma poi andai al Wembley Stadium a vedere il concerto della Sig.ra Ciccone, il primo di una lunga lista. Spesi un capitale in spilline, e molte arrugginite le ho ancora oggi, sperimentai la vita dei sobborghi inglesi, quella che i Pet Shop Boys cantano in “Suburbia”, perché il programma di studi prevedeva anche la vita in una tipica famiglia inglese, la mia era proprietaria di un pub, immaginate voi! Vinsi la t-shirt del più simpatico del corso, scelta presa dalla giovane – era mia coetanea – insegnante madrelingua, che un po’ era cotta di me (dopo così tanto tempo posso ammetterlo no?) e ricordo una serata danzante su una barca lungo il Tamigi, che rischiai di fare affondare quando sulle note di “I wanna dance with somebody” di Whitney Houston decisi di cimentarmi in un assolo di salti che neanche Ambeta ad “Amici”…
Una storia BELLISSIMA, strappalacrime,ricca di particolari inediti, più avvincente della sesta serie di LOST, più nostalgica di un episodio de "La casa nella prateria",avrei voluto essere una mosca e vederti volteggiare su quel barcone colle tue Dr. Martens( indistruttibili , ça va sans dire!!).PS: prossimamente l’incontro del blogger coi fratelli Bros?!?!?!
Mi piace il racconto! wow