Due personalità diverse, che insieme sembrano formare un unico universo. Amici da tanti anni, quanti ne suggerisce il nome che hanno deciso di dare ad un progetto comune che è appena nato, ma già sta facendo parlare di sé, sul web, sui social network, promettendo di diventare presto un fenomeno. Ruggiero Desantis e Dario Tupputi sono i fondatori di 11/Un-Dici. Da un lato un designer che prima si è formato e ha lavorato sette anni a Londra, stando a contatto con realtà della moda importanti con cui ha collaborato, nomi come McQueen e Burberry per interderci, e poi si è trasferito in un secondo momento a Shangai, dove è stato docente universitario. Tornato in Italia si è ributtato nella moda, dove confluiscono anche altre passioni, come quella per la cultura giapponese e per la musica. Dall’altro un personaggio apparentemente coi piedi per terra, studi in Economia, esperienze fra Milano, la natia Puglia, l’Inghilterra e New York, ma in realtà un animo altrettanto complesso, alla continua ricerca di dar voce ad un progetto che rappresenti anche una nuova italianità, contemporanea e al passo coi tempi, capace di rappresentarci all’estero. Ruggiero e Dario sono uno il creative director e l’altro il sales director, oltre appunto ad esserne i fondatori, di un progetto che a me ha sì fatto pensare alla moda, ma anche ad una moderna Factory. Ho conosciuto qualche mese fa Ruggiero e gli ho detto subito che avrebbe dovuto tenermi informato di possibili nuovi sviluppi delle sue idee…mi sono bastate due foto viste su Facebook per capire che il percorso intrapreso è interessante e per innamorarmene. Spero che questa intervista faccia innamorare anche voi di 11/Un-dici.
In queste foto a sinistra Dario e a destra Ruggiero, che nello scatto sotto indossano T-shirt 11/UN-DICI.
Come è nato 11/UN-DICI? Quale percorso personale vi ha condotto qui e perché avete deciso di dar vita a questo progetto?
Il progetto 11/UN-DICI non è nato, esiste da quando esiste la nostra amicizia, è stato presente prima nei nostri cuori e poi nelle nostre menti, e ha iniziato a dare i primi calcetti per poter venire allo scoperto ben 11 anni fà quando ci siamo incontrati a Milano la prima volta, noi due pugliesi provenienti dalla stessa città, Barletta, e in terra straniera per portare avanti sogni e passioni differenti, ma che da sempre si sono rivelate complementari. Ci siamo uniti amichevolmente e professionalmente l’uno come la metà mancante dell’altro. Ruggiero era a Milano per studiare fashion design alla Marangoni, Dario era nel capoluogo lombardo per studiare Economia in Cattolica. Come abbiamo descritto tra le righe della storia di 11/UN-DICI, dopo quell’incontro le nostre strade si sono divise molteplici volte, sono stati anni di costruzione di noi stessi, anni folli, di sperimentazioni, di giri larghi attorno al mondo. Abbiamo fatto tantissime cose, mille esperienze, tante soddisfazioni e tante cadute che ci hanno lasciato sbucciature sulle ginocchia. L’epilogo, che è esso stesso il prologo di questa grande e bellissima avventura, è il nostro ritrovarsi all’inizio di quest’anno pronti per mettere insieme tutte i nostri saperi e dare notizia al mondo che 11/UN-DICI, una creatura nata 11 anni fà, era pronta per parlare e far sentire la propria voce.
Quale l’idea dietro al progetto e quali i primi risultati?
L’idea di base del progetto è quella di dare voce alle nostre passioni, in maniera libera e incondizionata. Da sempre ci lega la grande passione per la moda, Ruggiero ne ha fatto una vocazione prima e un mestiere poi, Dario è rimasto sempre folgorato da quel mondo, ma non aveva mai varcato la soglia e fattosi partecipe di quel mondo stesso. Poi c’è la passione per il cinema e la fotografia, quella della musica, del teatro e infine, non per minore importanza, la letteratura. Ecco, 11/UN-DICI è stato nei nostri sogni, ed oggi è nella realtà, il nostro mondo ideale dove rifugiarci ed esprimere a pieno noi stessi. I risultati non hanno stentato ad arrivare anzi, in termini di interesse, curiosità, apprezzamento sono stati super veloci e ci hanno reso davvero fieri e orgogliosi e ci danno la forza di crederci ancor di più e continuare a dare il 200% quotidianamente. A livello di risultati di vendita avremo i primi riscontri a Luglio quando sarà terminata la nostra campagna vendita e andremo in produzione per poter essere presenti nei migliori retail da Settembre.
A quale target pensate?
Quando abbiamo disegnato la nostra prima collezione ci siamo in primis guardati dentro e abbiamo immaginato quello che avremmo gradito indossare noi per primi. Quindi il primo riferimento siamo stati noi stessi. In seconda battuta, abbiamo pensato ad un target giovane, un ragazzo tra i 18 e i 40 anni, con una forte personalità, indipendenza, contaminato da una cultura internazionale e con forti passioni che si esprimono anche attraverso l’abbigliamento. Diciamo così: una trasposizione di noi due.
Lavorare in gruppo (non ho capito se siete solo in due o più di due, ma spiegatemi voi). Come ci si dividono i compiti e quali tipi di compromessi è necessario fare?
I creatori e l’anima del progetto siamo noi due, Ruggiero e Dario, ma attorno a noi gravitano tante figure che ci danno supporto in termini espressivi. Collaboriamo con due fotografi, due grandi amici, Claudio e Alberto, del Daloiso&D’Andrea Studio, partner fondamentali del nostro progetto. Con loro abbiamo dedicato la maggior parte del nostro tempo nel creare l’immagine del brand. Grazie alla loro professionalità, dedizione, impegno siamo riusciti a realizzare un portfolio di immagini incredibili. Ci circondiamo di grafici, come il nostro amico Giovanni Dionisi che ha realizzato le illustrazioni per noi, musicisti come il nostro amico Francesco Rasola che si occupa del soundtrack del nostro short film, insomma ci immergiamo completamente nella frequentazione di persone da cui prendere e a cui dare, in un continuo mutuo scambio. Ma 11/UN-DICI è stato concepito, generato e viene portato avanti da noi due. I compiti non si dividono, condividiamo tutto, ognuno con il suo saper fare frutto di un background profondamente differente. Ruggiero si occupa precipuamente della parte creativa, dalla ricerca alle collezioni, della brand Identity e dell’immagine fino ad arrivare alla musica e al videomaking. Dario si occupa della parte commerciale e amministrativa e data la sua grande passione per la scrittura si occupa di tutta la comunicazione verbale del brand. Ci definiamo “la matita e la penna”. Il compromesso che abbiamo accettato è quello di conoscerci ogni giorno di più, di godere dei nostri pregi e di ridere dei nostri difetti. Così facendo ci miglioriamo quotidianamente.
Da dove arrivano le ispirazioni per il vostro lavoro e quali le icone di riferimento? La strada è ancora importante per i creativi?
L’ispirazione è la risultante di tutto ciò che abbiamo ingerito negli anni in termini di impulsi visivi, uditivi e cognitivi in generale. Non abbiamo icone di riferimento, ma di certo un ruolo importante lo svolge la street culture e la pop culture di cui ci siamo cibati e in cui siamo immersi. Poi gran parte lo svolge l’immaginazione. Un creativo si dovrebbe ritenere tale in base alla quantità di immaginazione di cui dispone. I nostri capi sono il frutto di tutto ciò e infatti si discostano parecchio dall’impronta stilistica che oggi impera nel mondo della moda.
Che cosa vi sta insegnando questo nuovo percorso?
Tanto. Tantissimo. Accantonare il passato e rimettersi in discussione è un’azione che necessita un coraggio immenso, ma porta con sè una carica adrenalinica grandiosa. Allontanarsi dalla zona comfort e percorrere l’ignoto è una cosa difficilissima, ma è l’unica cosa che permette di conoscersi meglio e maturare giorno dopo giorno. Infine, fare questo lavoro ci rende felici.
Parlando di moda in generale. Trovate che il sistema aiuti in Italia i giovani?
A questa domanda rispondiamo: No. Punto.
Pensate che in un momento come questo alla gente interessi ancora la moda?
Il momento è delicato, senza dubbio, ma le cose belle come la moda è di certo, hanno interessato, interessano e interesseranno sempre. Oggi più che mai la gente ha necessità di esprimersi, ritrova il sorriso curandosi, mettendo in campo la propria creatività e costruendosi un gusto. Poi c’è l’aspetto anche utile della moda, un momento di crisi è un momento in cui saltano gli schemi e si abbattono gli stereotipi, quindi ad andare avanti sono le personalità forti, decise, caratterizzate e cosa più di un abbigliamento giusto può aiutare a presentarsi e a lasciare un segno. Di certo c’è ancora tanto spazio per i creativi, le nuove proposte e i brand emergenti come noi siamo.
Progetti per il futuro?
In primis quello di far crescere e mettere nelle migliori vetrine del mondo il nostro 11/UN-DICI. Poi quello di riuscire a conoscere più persone creative ed interessanti in giro per il mondo per poter instaurare rapporti di collaborazione. Siamo degli animali insaziabili di connessioni, vogliamo sperimentare a pieno il mondo musicale, quello del cinema e della fotografia, e scrivere un libro su questi anni folli, di lavoro incessante e di notti insonni. Infine viaggiare tanto, dall’Oriente all’Occidente, sempre insieme, forti, determinati e legati da quella grande amicizia che ci unisce da questi primi 11 anni. Ci auguriamo tanti altri 11 anni uguali e anche migliori di quelli appena trascorsi.
The amazing 11/Un-Dici Crew!
Le foto in questo post si riferiscono tutte alla collezione a/i 2013-14.
E per saperne di più del progetto: http://www.11un-dici.com/
oppure https://www.facebook.com/pages/11un-dici/529064840470191?ref=ts&fref=ts