Ho incontrato l’artista spagnolo Aitor Saraiba a Firenze nello store Sisley lo scorso giugno, durante l’ultimo Pitti. Saraiba era lì per “Hecho con Fuego” una live performance che ha movimentato lo spazio del brand in Via Roma per due sere consecutive. L’artista ha customizzato personalmente una limited edition di accessori in pelle con attrezzi infuocati, pirografi e stampi incandescenti, che di solito usa nel suo lavoro e la firma di Saraiba anche nelle vetrine dello store che si sono riempite di fiamme e simboli naif, a metà strada fra i rimandi religiosi e la tattoo art. In vendita anche le ceramiche decorate con i disegni dell’artista, dei veri must have, presenti già in vari store in giro per il mondo. Se Sisley ha confermato, dopo le installazioni dell’artista Jean-Marc Gady, esposte in occasione dell’ultimo Salone del Mobile di Milano nelle vetrine di Piazza San Babila, e il Sisley Art Project, curato da Glenn O’Brien, il suo forte legame con l’arte e soprattutto con quelle istanze creative capaci di parlare ad un pubblico giovane e metropolitano, l’incontro con Saraiba è stata sicuramente una piacevolissima scoperta, tanto che dopo la serata fiorentina ho avuto voglia di contattarlo per fargli qualche domanda. A seguire quindi la nostra chiacchierata e le foto in esclusiva realizzate da male®, con me proprio durante la serata fiorentina.
Quando ti sei avvicinato al mondo dell’arte e delle illustrazioni e quando hai deciso che essere un artistapoteva diventare il tuo lavoro quotidiano e la tua vita? / When did you first approach the world of art and illustrations and when did you decide that being an illustrator/artist could become your daily life and work?
È qualcosa che non ho deciso. È semplicemente successo. Ho usato per disegnare tutti i miei libri di scuola, al liceo, e disegnavo durante le lezioni. Penso che sia stato lì quando ho pensato: “Oh, sarebbe bello poter fare questo tutto ilgiorno”. È stato davvero difficile arrivare dove sono ora, credetemi, davvero un lungo e faticoso viaggio. / It’s something that I didn’t decide. It happened. I used to draw in all my books at school, high school, during classes. I think it was there when I thought: “Oh, it can be fun just to do this all day”. It has been really hard to get where I’m now, believe me, a really long hard journey.
Come possiamo descrivere la tua arte? Raccontaci qualcosa del tuo mondo di artista. / How could we describe your art? Tell us something about your world as an artist.
La mia arte è una lotta tra la luce e le tenebre. Si basa tutto su quello. E il mio mondo come artista è praticamente la stessa cosa. / My art is a fight between light and darkness. It’s all about that. And my world as an artist is pretty much the same.
Quali sono state finora le tappe più importanti della sua carriera? / Which have been till now the most important steps of your career?
Essere nato. Amare. Esserme perso. / To be born. To love. To get lost.
Puoi dirci qualcosa della tua collaborazione con Sisley e riguardo la tua presenza nel negozio Sisley di Firenze durante l’ultimo Pitti? / Could you tell us something about your collaboration with Sisley and about your presence in the Florence Sisley store during last Pitti?
È stato così cool. Sono rimasto così colpito, mi è piaciuto il negozio, le persone al Sisley, la città, un sacco di cose magiche sono accadute quando sono stato lì. / It was so cool. I was so impressed, I loved the store, the people at Sisley, the city, a lot of magical things happened when I was there.
Dove trovi ispirazione per le tue opere? Guardando il tuo lavoro con Sisley ho notato una certa affinità con il mondo dei tatuaggi e rimandi alla simbologia religiosa, mi sbaglio? / Where do you find inspirations for your work? Watching your work for Sisley I noticed a certain link to tattoos and also to religious symbols, am I wrong?
Trovo ispirazione in tutte quelle piccole cose che mi succedono durante il giorno. Un uccello in volo, il pianto di unbambino, un incidente d’auto, una e-mail. Sì, uso un sacco di simboli religiosi, non perché sia cristiano o gli dia una valenza religiosa, anzi direi che li uso più per il motivo opposto. / I find my inspiration in all the little things that happen to me during the day. A bird flying, a kid crying, a car accident, an email. Yes, I use a lot of religious symbols, not because I´m a Christian or anything, I use it most for the opposite reason.
Progetti per il futuro? Sogni? / Future plans? Dreams?
Un sacco di sogni e un paio di incubi. / Lots of dreams and a few nightmares.
Per conoscere meglio l’artista Aitor Saraiba: http://www.aitorsaraiba.com/hogar_home.html
Per saperne di più di male®: www.facebook.com/guaizineoppure www.guaizine.com
Nella seconda pagina le ceramiche di Aitor.
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