La presenza di fotografi che immortalano lo ‘street style’ fuori dalle sfilate e in fiere importanti come Pitti ha permesso ad un vasto numero di fashion addicted di conoscere figure che altrimenti sarebbero forse rimaste sconosciute al grande pubblico. Fra queste un personaggio che ho avuto modo di incontrare alla scorsa edizione di Pitti Immagine e con il quale ho subito legato, avendo modo di appurarne professionalità e simpatia. Alessandro Altomare, presente in fiera a giugno per il lancio della nuova linea Bestofyou della quale è creative director, buyer e direttore creativo anche della linea di maglieria Relive, in pochi mesi è apparso su molti siti come icona di stile, mentre le sue linee si fanno riconoscere per qualità e uno stile immediato e catchy, per un pubblico smaliziato, alla ricerca di un guardaroba nuovo, interessante, dalla forte identità, ma che non sovrasti lo stile di chi lo sceglie. Visto il mio innamoramento per gli accessori BESTOFYOU e la simpatia immediata che mi ha suscitato questo ragazzo così stiloso e comunicativo, ho deciso di chiacchierare con lui e farvelo conoscere meglio. Ecco il mio incontro con Alessandro Altomare, dalla Puglia ormai lanciato alla conquista del mondo!
Alessandro Altomare come icona di stile al maschile: due scatti dal sito di culto http://gentlemensweardaily.com/, foto di Charley https://www.facebook.com/charley.ph
Come sei arrivato alla moda e come è nato questo progetto?
Nasco da addetto alle vendite “sportswear” nel 2000 e, a testimoniare la passione con cui mi sono approcciato a questo lavoro, già nel 2002 sono diventato assistente buyer e poi buyer nel 2003. Ho lavorato per tre boutique molto importanti che mi hanno dato la possibilità di conoscere a 360 gradi il mondo della moda, da Prada a Raf Simons da Armani alla Sartoria di Kiton, da Nike a Sergio Rossi. Tra il 2007e il 2010 ho fondato Maison e Maisonstudio i miei due store uomo dove ospito ogni stagione i migliori brand, 71 ad oggi. Il mio progetto nasce proprio da un punto di vista del mercato, negli ultimi tempi le aziende e le griffe tendono a globalizzare il mood e magari, avendo il meglio delle linee Heritage e delle Griffe in boutique, ci si accorge di avere concetti molto simili, paradossalmente lasciando buchi merciologici nel mercato reale. Ecco da dove arriva Bestofyou, marchio che ha esordito quest’inverno sul mercato partendo con pelletteria, cinture e borsetteria unisex, distribuite nel mondo in 91 store di grande rilievo. Questa percezione automatica da parte dei top-shop mi permetterà di allargare la merciologia del brand, ma per questo dobbiamo attendere gennaio.
A quale pubblico si rivolge il marchio?
Bestofyou si rivolge principalmente a un consumatore attento, e la shoplist lo conferma, una figura che ha la capacità di personalizzare il proprio mood mescolando workwear con Couture, sartoria con streetwear e via dicendo.
I must have della collezione?
La pochette in pelle a stampa 3D.
Oltre alla linea presentata a Pitti lo scorso giugno tu segui anche altri progetti, ce ne vuoi parlare?
Certo, sono il creative director di Relive da 3 stagioni, un brand di maglieria oggi distribuito in 250 store, è tra le 4 maglierie più in vista nel nostro Paese, grazie sicuramente al rapporto qualità-prezzo, mood, produzione made in Italy e alla visibilità che fiere come Pitti possono dare a progetti emergenti.
Immagini relative alla collezione Relive
Quanto una fiera come Pitti è importante per il lancio di un marchio?
Pitti rimane sempre e comunque la vetrina piu importante al mondo nel meccanismo del guardaroba maschile. Dopo 26 edizioni viste in prima persona devo confermare che buyer, trendsetter, blogger, giornalisti, produttori provenienti da ogni parte del mondo sono sempre presenti anche in tempi particolari come quelli di questi ultimi anni.
Da dove arriva l’ispirazione per il tuo lavoro?
L’ispirazione proviene dalla visione del mercato in qualità di buyer e dai molteplici viaggi nelle capitali mondiali che dettano tuttora i trend, ma in realtà l’assoluta fonte di ispirazione é la gente “comune” che a volte è capace di capolavori inconsapevoli .
Quanto il tuo gusto influenza il progetto e quanto è diventato importante essere anche uno dei personaggi più fotografati dai famosi street-style photographers?
Sicuramente il mio gusto influenza parecchio i progetti, ma tendo sempre ad usarlo per una questione di esclusività del prodotto e come marchio di fabbrica. La visibilità che i blog e i giornali ci danno oggi è di fondamentale importanza, vengono percepiti dal mercato come assolute conferme .
Icone di stile di riferimento?
Justin O’Shea, buyer di un famoso luxury store online, senza dubbio.
Immagini della collezione Relive Contemporary
Visto che siamo su una piattaforma web, sono curioso di chiederti: Web vs carta stampata. Chi preferisci e perchè?
In questo momento tutta la vita il web, la sua forza comunicativa e virale non ha concorrenza, però il fascino della carta stampata non tramonta mai.
Progetti per il futuro?
Il progetto più ambizioso è esportare i miei brand, soprattutto nel mercato giapponese e cinese. Sono già in cantiere co-branding di spessore, ma per questo vi aspetto a Pitti Immagine.