C’è una lezione, che tengo sempre all’interno dei miei corsi come docente di Storia della Moda Contemporanea, che io ho chiamato “Who are they?”, una sorta di “Indovina chi?” della moda in cui mostro tante foto e, ammetto, stordisco tutti con le informazioni più disparate sulle personalità del fashion system.
Fra loro uno che occupa un posto d’onore è un personaggio che si chiama Jonny Johansson e una delle foto che preferisco lo vede ad un party con due signore, a destra di Jonny c’è l’ex fashion director del Daily Telegraph Hilary Alexander, ora pensionata e studentessa di architettura, dall’altra Daphne Guinness, icona di stile, modella, amica e musa di McQueen e Steven Klein, ereditiera del gruppo Guinness, appunto.
Ma chi è Jonny? Per dirla in due parole: il creative director di Acne Studios. Tradotto il tutto sta per: Johansson è il fascinoso, elegante, stiloso, supercool re di una nuova Factory che, dagli inizi come linea di jeans, è ora uno dei brand più amati del pianeta, con tanto di rivista (Acne Paper) e vari dipartimenti (Acne Digital, Acne Film e così via).
Sono ovviamente un grande fan del lavoro di Johansson e delle collezioni che propone con il marchio Acne Studios ed è stato amore a prima vista anche con la collezione maschile per la spring/summer 2015 presentata a Parigi.
“Nel disegnare la collezione ho visualizzato i miei amici che la indossavano. È stato un lavoro più personale e reale, piuttosto che concettuale. Il tema ruota intorno alla purezza trovata nello stile sport-street, ma con una notevole sovrapposizione di materiali di lusso.” Ci racconta il creative director, parlando della collezione s/s 2015.
“Ci sono un sacco di elementi ribaltati, le cose possono non essere esattamente quello che sembrano ad una prima occhiata! La silhouette casual si basa su archetipi della metà del 20° secolo come la figura del coach e le giacche Harrington. Un coraggioso mix di leggerezza e pesi più sostenuti caratterizza i tessuti – alcantara e sughero ispirato all’arredamento d’interni, jersey sottile come la carta e pelle, nylon con montone, cotone laminato e corduroy orizzontale.
I colori vanno da diversi tipi di bianco, kaki, beige e marrone al blu cielo e a quello degli abiti da lavoro, bordeaux, verde smeraldo e giallo ranuncolo”.
La palette cromatica, non sempre banalmente estiva, gli elementi che diventeranno must-have, come i capi con le stelle, i volumi degli abiti, dalla vestibilità comoda, l’appeal fresco e giovane, fanno di questa collezione una delle più belle fra quelle maschili presentate per la stagione p/e del prossimo anno. Go, Jonny Go…e continuiamo così, please!