Talenti per il futuro: il giovane designer Stanislao Celato

L’ho conosciuto attraverso i social network prima e poi grazie ad un servizio fotografico realizzato in esclusiva da Giuseppe Attanasio per lepilloledistefano (lo trovate qui) dove non solo erano stati usati degli abiti da lui realizzati, ma c’era anche la sua mano nello styling dell’editoriale. Stanislao Celato, salernitano di nascita, ma residente a Caserta, ha alle spalle studi tutti votati alla creatività, un diploma al Liceo Artistico, sezione architettura, poi l’Accademia di Belle Arti, indirizzo scenografia, ed infine un diploma in fashion Design presso l’ ISD di Napoli. E nel raccontarmi il suo mondo e le sue passioni Celato mi ha mostrato il progetto finale realizzato proprio per l’Istituto e io me ne sono innamorato. Ho deciso quindi di condividerlo con voi e di farlo raccontare al giovanissimo designer. Vuole essere un augurio da parte mia per una sua brillante carriera. E, quando in futuro sentirete di nuovo il suo nome come direttore creativo di una maison o come nuova speranza del made in Italy, ricordate che avete letto di lui per la prima volta su questo blog! Bravo Stanislao! 

photo1

 

Ci racconti la collezione che vediamo in queste foto e come è nata?
La collezione nasce da un’approfondita ricerca del passato, una ricerca basata sulle varie conoscenza dell’arte, da quella cinematografica, pittorica e della moda. La capsule collection immortalata dal fotografo Giuseppe Attanasio racconta una donna che svela il proprio animo, la propria essenza, non visibile dallo spettatore esterno: l’unica protagonista della sua anima é se stessa. Cerca di preservare la propria unicità indossando questi outfit che incapsulano la vera natura della sua bellezza, impreziosita dal bianco candido e dalla stampa utilizzata come fodera per rendere l’idea della bellezza interiore. “Il sublime svelato”, appunto, titolo della collezione.

Come sei arrivato alla moda?
Il mio viaggio è iniziato con un semplice schizzo ai tempi del liceo. Non ero un fashion addicted, non ero a conoscenza del mondo del fashion, delle sfilate milanesi, ma avevo trovato la mia passione, cercare di bypassare le mie emozioni tramite il disegno. É stato un tragitto molto tortuoso, ma, finalmente, ho terminato gli studi presso l’ISD di Napoli.

Quali sono i tuoi punti di riferimento nella moda? Chi ti piace e perché?
Provo stupore nel vedere come determinate maison di moda riescano ad adattare il passato del  proprio marchio al presente, a renderlo attuale. Da questo punto di vista tanta ammirazione va a Dior che, con il nuovo direttore artistico Raf Simons, riesce sempre ad essere all’avanguardia . Per Prada vi è una devozione pura, per la sua abilità di essere sempre innovazione, dando spazio ai giovani talenti, di qualsiasi settore, interior design, architettura, artisti, etc.

 

photo3 photo4 photo5 photo6

 

Che cosa ti ispira? Quali altri mondi ti piacciono? Quali i tuoi amori al di là della moda?
Il bello della creatività é di avere mille mondi di ispirazione. Come la cinematografia, il pattern realizzato per la mia capsule collection proviene da un film di Stanley Kubrick. Dal cinema riesco a trarre le maggiori ispirazioni, le emozioni scaturite da una pellicola sono incredibili. La potenza delle immagini in movimento enorme.

Cosa pensi si potrebbe fare di più in Italia per i giovani designer?
Possediamo un patrimonio storico culturale che non riusciamo a sfruttare come dovremmo. Il made in Italy che tutti ci invidiano deve in qualche modo entrare nelle mani dei giovani. E pochissime aziende lo hanno capito, molte invece, accecate forse dalla crisi e dai profitti, non riescono ad entrare in questa ottica.

Che cosa ti auguri per il futuro?
Mi auguro di intravedere un futuro in pieno movimento, cercando il più presto possibile una meta da raggiungere, un po’ come Salvatore Ferragamo, partito da Napoli verso il suo grande impero.

photo2

 

Un ritratto di Stanislao Celato, scattato da Giuseppe Attanasio.

Un ritratto di Stanislao Celato, scattato da Giuseppe Attanasio.

Post your thoughts