HURTS: ritorna Ruggiero Desantis con un nuovo progetto

Di Ruggiero Desantis ho sempre apprezzato la capacità di prendere riferimenti pop e di stemperarli con una profonda sensibilità e con le conoscenze del mestiere che solo l’esperienza può darti. Parlando di un fashion designer questo si traduce in una forte predisposizione per gli slogan, la cultura street, arricchita e resa più raffinata da un profondo rispetto per il mondo del tailoring.
Come se in Ruggiero vivessero due anime: quella del sarto e dell’intellettuale da una parte, quella del ragazzino entusiasta delle luci di Tokyo o perso nei graffiti di New York, sempre pronto a buttarsi nella night life più interessante, dall’altra. E avendolo conosciuto penso che questi messaggi che mi arrivano dallo stile e dalle proposte dello stilista rispecchino un po’, se non molto, la sua personalità.
Vi ho sempre parlato di Ruggiero, delle sue passate avventure e quando ho visto il nuovo progetto mi è risultato subito chiaro che non potevo esimermi dallo scriverne anche questa volta. Però preferisco raccontare #hurts attraverso le sue parole e le foto che lo vedono anche protagonista. Enjoy!

frase 1

 

 

 

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Ciao Ruggiero, ci racconti perché Hurts?
Hurts è la rottura. Il momento in cui si interrompe l’equilibrio creato in un istante solo. Ma è un momento di rinascita e crescita. Di forte emotività e grande ispirazione artistica. Hurts nasce dopo alcuni fallimenti personali che però io non considero tali, al contrario è proprio da alcune di queste sofferenze interiori che nasce questo progetto.
Ho voluto trasformare questa “partita persa” in una nuova sfida, in una nuova creazione, in una nuova collezione, per esorcizzare i demoni che l’hanno generata. Perché in qualsiasi momento voltandomi indietro e ricordando questa collezione celebrerò sempre quella che è stata la sua genesi. 

Come nasce e perché questo focus sul dolore, sull’emotività?
Come ho già accennato, questi ultimi mesi sono stati molto difficili e nonostante ciò è proprio dai sentimenti che hanno ispirato che ho deciso di ripartire. L’immagine nel campo da tennis rappresenta totalmente i sentimenti ossimorici di cui mi sono alimentato. Se da un lato la fine di una storia d’amore ti distrugge, dall’altro era necessario per me non fermarmi.

La mia collezione estiva celebrava l’amore nelle sue forme più intime e simboliche, più appassionate e spirituali. Questa nuova collezione presenta un aspetto diverso dell’amore medesimo. L’altra faccia della medaglia come si dice. Ogni amore che si dice eterno è destinato inesorabilmente alla fine, alla rottura appunto.
Hurts nasce da questa consapevolezza che non è una rappresentazione triste e negativa dell’amore stesso, ma una consapevolezza nuova. Lucida. 

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In che modo il progetto porta avanti un discorso di fashion design già iniziato?
#LoveProject è stata una collezione che ha riscosso grandissimo successo perché riprendendo immagini e concetti legati all’amore mi ha permesso di giocare con l’inventiva e di suscitare la curiosità di chi ha deciso di indossarle. Ho giocato con i colori, con i disegni, con le stampe che ho voluto realizzare.
#Hurts è una collezione diversa che prosegue e continua il progetto #LoveProject per la scelta di utilizzare stampe e frasi allegoriche della sensazione che voglio evocare, ma che da questa prende le distanze per la scelta di non usare immagini. Un progetto meno fruibile rispetto al precedente perfettamente in linea con le mie sensazioni. In questa nuova fase ho scelto inoltre di lavorare esclusivamente con il nero e il grigio come colori cardine ed emblematici.

Il progetto della capsule collection di T-shirt di cui abbiamo parlato qualche mese fa è terminato?
Come avrai capito, spesso sono proprio le mie emozioni a spingermi verso la creazione delle mie collezioni.

Il mio marchio “Ruggiero De Santis” ha realizzato #LoveProject per la stagione estiva 2014, #HurtsProject è per la collezione autunno/inverno 2015.
La prossima stagione sicuramente avrà una forma e un mood differenti ed esprimerà percezioni e sensazioni del periodo in cui saranno create ma che saranno fedeli alla mia ispirazione artistica, allo stile che mi distingue.
Non faccio progetti, ma seguo l’impulso e l’istinto. E quello sicuramente non posso anticiparlo perché non lo prevedo nemmeno io.
Posso solo dirti che non deluderà.

Hai sempre un sacco di idee, e, conoscendoti, non credo tu non abbia già in mente altri progetti. Puoi anticipare qualcosa ai lettori…
Progetti per il futuro: non sottovalutare le conseguenze dell’amore. O sopravvalutarle se mi consentono di partorire progetti così ambiziosi. 

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