Cosa calzerà l’uomo che verrà?
Domanda d’obbligo a seguire la precedente esclusiva occhiata furtiva al guardaroba maschile offerto dalla prossima edizione di Pitti Uomo: se poco fa si è saziata la curiosità del gusto verso ciò che il maschio italico ed internazionale indosserà in quanto ad abbigliamento, solletichiamo ora la voglia di anteprima riguardo le calzature.
Ché tanto lo si sa, oramai la scarpa non è più feticcio unicamente dello spirito cenerentolesco femminile, bensì agguanta risoluta anche l’interesse maschile: prova ne è che ad ogni giro di giostra delle tendenze modaiole anche la calzatura da uomo diventa sempre più depositaria di un tesoro di qualità materica ed estetica accuratissima, nonché elegantemente eclettica.
Giustappunto, anche per quel che il piede maschio indosserà vale la parola chiave intravista per l’abbigliamento: eleganza eccellente.
A cui si potrebbe aggiungere la sofisticatezza imperterrita: di forme, colori, dettagli inaspettati e ispirazioni variegate.
Bruno Bordese interpreta tale mood immaginando un ibrido tra gentiluomo suburbano e ribelle metropolitano: l’ispirazione dichiarata per la collezione f/w 2015-16 arriva fin fuori l’atmosfera terrestre diretta verso un esercito maschile proveniente da un futuro lontano, che sulle strade delle nostre città prende l’aspetto determinato di un superuomo in lotta per l’unicità.
Di carattere, e quindi di stile.
L’attitude firmata Bruno Bordese è dunque militare, illuminata da tagli lucenti: dalla dressy city di memoria anni ’90 ai boots, i materiali sono di qualità elevatissima, gli inserti dorati preziosi e la suola architettonica è la migliore per scendere in battaglia. Fashion, of course!
Combattività da strada versus languore elegante con cenni di un nostalgico antan: per Raparo l’ispirazione risale agli anni Settanta, ma è riletta dalla saggezza delle mani artigiane e proposta come inno ad una tradizione rinnovata.
Mocassini con frangia e nappine a contrasto e derby in pellame fantasy sono già un breve, ma intenso invito all’eccentricità da calzare.
Tutta rigorosamente Made in Italy, come Pitti applaude: ça va sans dire!
Pitti shoes preview: two exclusive forecasts of the masculine style to wear
What will the upcoming man wear on his feet? It’s a binding question following the last exclusive sneak peek at the male wardrobe offered by next Pitti Man edition: if a short time ago we fulfilled the curiosity towards what the Italian and international man will wear as clothes, now let’s tickle the wish for preview about the shoes.
Cause we know, nowadays footwear is not only the obsession of the female Cinderella-like spirit, but it gazes also men’s interest: proof is that on every turn of fashion trends the male shoes too become even more custodian of noble material and fine aesthetic quality, as well as smartly eclectic.
Actually, the same key-word found for the clothes will now be valid for what the male foot is going to put on: excellent elegance. To whom we may add the unabashed sophistication: of shapes, colors, unexpected details and various inspirations.
Bruno Bordese interprets such a mood imagining a hybrid between a suburban gentleman and a metropolitan rebel: the stated inspiration for the f/w 2015-16 collection goes up to outside the atmosphere directed to a male army coming from a faraway future, that on our city streets takes the appearance of a deciseive super-man struggling for uniqueness. Of character, therefore of style.
So, the attitude signed by Bruno Bordese is military, enlightened by bright cuts: from the dressy city of ‘90s memory to the boots, the materials are of very high quality, golden inserts are precious and the architectural sole is the best to enter the battle field. Fashion field, of course!
Street fighting spirit versus elegant languor with touches of a nostalgic antan: for Raparo the inspiration returns to the Seventies, but is reread by the wisdom of craftsman hands and proposed as a hymn to a renovated tradition. Loafers whit contrasting fringe and tussles and derby shoes made by fantasy leather are yet a brief but intense invitation to eccentricity as a must-wear.
Everything rigorously Made in Italy, as Pitti claps for: ça va sans dire!