Protagonista indiscussa è la brillantezza del rosso.
Di sottofondo, ma non troppo flebile, il bianco neve ed il nero profondo si innestano a squarci di blu royale, verde bosco e marsala: la collezione firmata Piccione.Piccione, brand balzato alle scene per la vittoria alla decima edizione di “Who Is On Next?”, graffia le passerelle del MAXXI, Museo nazionale delle Arti del XXI Secolo di Roma, in occasione di Altaroma.
Salvatore Piccione, dopo la sua formazione allo IED di Roma conclusasi nel 2008, inizia a lavorare da Mary Katrantzou; per Swarovski, Topshop, Pablo Bronstein e Longchamp ha seguito dei progetti speciali ed attualmente collabora con Hobbs e Céline. Scelto da Franca Sozzani e dalla commissione, Piccione.Piccione è stato premiato dopo aver mostrato al mondo un carattere forte e deciso, una coerenza nelle forme, nei ricami e nella ricerca femminile che ha mostrato un gusto maturo e genuino.
«Il vincitore l’abbiamo scelto perché la sua collezione è completa: ha la capacità di rappresentare una donna ben precisa, che lui stesso ha scelto. Ha la capacità di fare delle stampe disegnandole e realizzandole da solo; di vestire la donna rendendola oltre che bella, anche innovativa» sono le parole della Direttrice di Vogue Italia al momento della premiazione del designer siciliano.
La collezione autunno/inverno 2015-16 materializza un viaggio e proietta lo spettatore nei percorsi onirici e creativi del designer che, edificando la propria dialettica attorno all’immagine della coccinella, incarna la perfezione di sottotesti semantici tradotti in percorsi della fantasia.
Le grafiche stampate sugli abiti e su tutti i capi con una coerente destrezza, incontrano la morbidezza e i volumi in mongolia; così la trasparenza noir sposa un collo femminile che, in segno di eleganza e raffinatezza, rimane coperto e nascosto, abbracciato talvolta dallo chiffon, in altri momenti dalla maglia.
La luce, poi, viene riflessa da inserti di cristalli Swarovski: la brillantezza divampa effigiando la donna di giochi tridimensionali.
Ai nostri occhi, la collezione si muove abilmente tra le raffigurazioni più raffinate delle pagine de “Le mille e una notte” e le opere speculari di Erio Baracchi, artista modenese scomparso nel 2012, mostrando la forza creativa del brand e la sua completezza artistica.