L’arte della reinterpretazione: Balossa White Shirt.

Focalizzarsi su un unico capo al fine di reinterpretarlo, modificarlo, dargli nuova vita.

Avviene tramite lo studio dell’arte dell’origami.
Tramite l’approfondimento, tramite nuove visioni. Tramite l’utilizzo dei cotoni italiani di alta qualità.

È il classico: la camicia bianca, rivista con contemporaneità.
Ed è l’idea di Indra Kaffemanaite, fondatrice e stilista del giovanissimo  brand Balossa White Shirt.

Nato nel 2014, il brand presenta la collezione fall/winter 2015-16.
Quest’ultima nasce dalla voglia di sperimentare, reinterpretando i canoni tradizionali con tecniche e costruzioni all’avanguardia esercitate su un solo capo del guardaroba femminile.

La camicia presentata in 25 stili, portatori di 25 rispettive forme di espressione, sembra un leggero foglio di carta plasmato per dare vita a volumi e dettagli che nel complesso creano   un’opera d’arte, e che nel particolare, nascondono pregiate finiture e tagli inaspettati.

Come la carta impiegata nell’arte origami, la camicia di Balossa White Shirt vede una forma che viene ricreata nella sua complessità e apparente fragilità, rinascendo in un eterno ciclo vitale. Il rispetto delle tradizioni, come il rispetto dell’autenticità di un capo, che per essere reinterpretato necessità della cura posta da Indra Kaffemanaite.

Formali o sportive, morbide o scolpite, tagli a sbieco, asimmetrie, drappeggi e ruches… le 25 camicie mantengono la forma dei colletti classici, il vezzo degli arricciati oppure si intrattengono in sensuali scollature sulla schiena.

Non solo bianco ghiaccio per la “White Shirt”: avio e blu notte completano la palette.

La stilista, per realizzare le camicie più elaborate, si è avvalsa della collaborazione di Shingo Sato.
Il maestro giapponese è conosciuto in tutto il mondo per la sua tecnica chiamata “Transformational Reconstruction” e, sotto la sua guida, Indra ha dato vita ad una collezione che presenta un nuovo modo di vivere questo capo, così classico da poter essere difficilmente legato ad uno stile fuori dai canoni.

Invece, i 25 capi della collezione si dilettano nelle varie occasioni e look, come incantevoli origami, piccole architetture che nascondono l’arte dell’armonia e si accostano senza alterarne la sostanza, ma regalandogli nuova luce, a gonne da sera, jeans, shorts e morbidi pantaloni.

“Il mio desiderio è quello di sperimentare con tagli audaci e asimmetriche particolari perché le donne devono poter osare e sperimentare” afferma Indra Kaffemanaite.

E noi oseremo la prossima stagione, con le opere di Balossa White Shirt.

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