Barena Venezia: sperimentare la tradizione

Terra. Sole. L’odore intenso delle acque lagunari.
Un paesaggio al limite: da un lato le meraviglie veneziane, dall’altro il placido succedersi delle onde.

Barena Venezia – che deve il suo nome al baro, termine che in veneziano sta a indicare il territorio tra la terraferma e il mare – nasce nel 1961 per il volere di  Sandro Zara, spinto dalla grande passione per le tradizioni e, soprattutto, per i tessuti.
A Massimo Pigozzo spetta la realizzazione della linea, in collaborazione con Giovanni e Francesca Zara.

È la laguna veneziana a ispirare le creazioni del brand: i colori, le calle, i profumi e la sua gente.
Fin dall’antichità chi lavorava nella zona del baro era portato a svolgere le mansioni più diverse: precorritrice del multitasking, questa popolazione spaziava dall’agricoltura alla pesca, fino ad arrivare alla caccia.

L’abbigliamento, com’è noto, si adatta alle abitudini di chi lo indossa: così avvenne anche allora, per questi instancabili lavoratori sempre a contatto con la natura.
Iniziarono a vestirsi coi colori del mare e a coprirsi col materiali funzionali, adatti alla vita all’aria aperta. Inconsciamente si creò un nuovo stile, adattabile e duttile a seconda della necessità.

Questo concetto, oggi, viene tradotto nelle collezioni di Barena Venezia. Per la primavera/estate 2015 il brand propone una collezione la cui palette è figlia dell’osservazione del paesaggio lagunare: le sfumature del blu, il bruciato, l’ecrù.

I volumi, morbi e ben calibrati, sono esaltati dalla scelta dei tessuti: ciò che si utilizza per dar vita a una T-shirt viene sfruttato per creare un blazer e viceversa.
Una scelta innovativa, capace di caratterizzare anche lo stile più semplice. Una moda informale in cui sono mantenute linee classiche e misurate.
L’innovazione della tradizione è la costante nelle creazioni di Barena Venezia: mantenere le radici col passato con uno sguardo verso ciò che verrà.

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