Max Verre e Les Ottomans: le trame dallo charme orientale incontrano la scarpa deluxe

(English text? Click here!)

“Conosci quella nostalgia di un paese mai visto, quell’angoscia della curiosità? C’è una contrada che ti somiglia, dove tutto è bello, ricco, tranquillo e onesto […] Sì, è là che bisogna andare a respirare, a sognare e prolungare le ore nell’infinito delle sensazioni […] Il sole, che nei tramonti versa un così ricco colore nella sala da pranzo o nel salone, filtra dalle belle stoffe […] Là affluiscono i tesori del mondo“: suggestioni che provengono dalla prosa di Charles Baudelaire, che sorgono spontanee a rendere il valore dell’incontro con la nuova collezione che a sua volta nasce da una collaborazione inaspettata tra Max Verre e Les Ottomans.

Il poemetto a cui tali parole appartengono s’intitola “Invito al viaggio” e le calzature in questione lo sono altrettanto: affinità elettive multiple, dunque, tra gli intelletti raffinati e appassionati che queste creazioni le hanno ideate.
Ovvero Bertrando Di Renzo, “un italiano dall’anima ottomana” che ha fondato il brand Les Ottomans per racchiudervi dentro il suo intenso amore per la Turchia, la fascinazione variegata per Istanbul con i suoi strati di storia, la ricca brillantezza di colori e decorazioni, i giochi d’equilibrio tra tradizioni e contemporaneità e la consapevolezza dell’eccellenza manifatturiera dei suoi artigiani: un mondo da diffondere, un legame da condividere nella forma di pregiati tessuti per la casa che diventano cuscini, coperte, suzani, telati a mano in Uzbekistan e poi lavorati in Turchia.

Trame, texture, disegni e colori di dense evocazioni esotiche che conquistano il celebre shoedesigner Max Verre: cosmopolita, eclettico, amante del bello e lussuoso, dell’architettura, dei viaggi e delle culture orientali, ça va sans dire.

Nascono così, tra corrispondenze d’animi e ricerche eleganti di design, le calzature della collezione: “l’utilizzo dei tessuti Les Ottomans è stata fatto volutamente perché per Max rappresentano qualcosa di già vissuto, una vita passata che si dipana nella morbidezza dei velluti di seta, ma che esplode nelle fantasie dei disegni”, racconta Bertrando.
Le scarpe, che hanno già goduto della presentazione ufficiale durante lo scorso Pitti Uomo, saranno presto disponibili in alcuni dei più importanti stores internazionali: Bergdorf Goodman, Barneys, Mercurio, e sul sito maxverre.com.

Un invito a conoscerle e calzarle, che in versi Baudeleriani suonerebbe: “là tutto è ordine e beltà / lusso, calma e voluttà” .

Max Verre and Les Ottomans: the Oriental charming wefts meet the luxury shoes

“You know that nostalgia of a land unknown, that anguish of curiosity? There is a country made in your image, where all is beautiful, rich, quiet and honest […] Yes, it is there we must go to breathe, dream, and lengthen out the hours by the infinity of sensations […] The setting suns that color the rooms and salons with so rich a light, shine through veils of rich tapestry […] All the treasures of the world abound there”: suggestions hailing from Charles Baudelaire’s prose, springing up free to render the value of the encounter with the new collection that in its turn comes out of the unexpected collaboration between Max Verre and Les Ottomans.

The poem those words belong to is called “invitation to voyage” and the shoes in question are likewise: multiple elective affinities, so, between the refined and passionate minds that conceived those creations.
That is, Bertrando Di Renzo, “an Italian man with an Ottoman soul” that founded the Les Ottomans brand to encase in it all his deep love for Turkey, the variegated fascination for Istanbul with its historic layers, the rich gleam of colors and decorations, the balancing games among traditions and modernity and the awareness of the manufacturing excellence of its craftsmen: a world to broadcast, a bond to share in the form of noble fabrics for the house, that become pillows, blankets, suzani, hand-woven in Uzbekistan and then worked in Turkey.

Wefts, textures, drawings and colors by dense exotic evocations that win over the renowned shoedesigner Max Verre: cosmopolitan, eclectic, lover of beauty and luxury, of architecture, travels and Oriental cultures, ça va sans dire.
That’s how, among mutual spirits and smart design research, the shoes of the collection happen: “the use of Les Ottomans fabrics has been intentionally chosen because for Max they represent something that he has already experienced, a past life that unravels within the softness of the silken velvets, yet that blows up into the patterns”, tells Bertrando.
The shoes, that already enjoyed their official presentation at last Pitti Man edition, will be soon available in some of the most important international stores: Bergdorf Goodman, Barneys, Mercurio, and on maxverre.com.

An invitation to meet and put them on, that in Baudelaire’s verses would sound like: “There, restraint and order bless / Luxury and voluptuousness.”

Post your thoughts