Vi abbiamo parlato di scarpe, di borse, di talenti emergenti e brand storici, di interessanti campagne pubblicitarie ed eventi da non perdere. Potevamo farci mancare l’Haute Couture?
Classe 1980, il designer olandese Edwin Oudshoorn, per la prima volta sulle passerelle d’alta moda parigina, è un artista che traduce il suo amore per la vita in collezioni haute couture dalle molteplici sfaccettature, con una firma riconoscibile.
I suoi disegni hanno del fiabesco, con sagome galleggianti, migliaia di paillettes e cristalli cuciti singolarmente su pelle, tulle e seta tinti a mano.
Per il suo debutto a Parigi, Edwin Oudshoorn si è liberamente ispirato al film del 1971 “Morte a Venezia”, e ai suoi temi di bellezza e caducità.
E sono proprio l’adorazione della gioventù e la paura della perdita i concetti chiave attorno ai quale gira tutta la collezione.
Abiti su misura dalla bellezza eterea, con ricami stravaganti, offrono una visione drammatica ed elegante. I colori pastello, le silhouette femminili e le morbide sete fluide ricordano una giornata al mare, mentre le influenze vittoriane dei volumi architettonici incontrano complicate plissettature, per abiti ricamati a mano con dettagli in 3D incrostati in argento, oro e diamanti o plastica e pizzi, nati dalla collaborazione con il marchio di gioielli House of Eléonore.
Una storia, quella che Oudhoorn ha portato in passerella, che simboleggia la ricerca della perfezione e le limitazioni che ne derivano, ma anche l’imperscrutabilità della vita, la maturità e la ricerca di essa nei posti più nascosti.