Ho conosciuto Alfredo Fabrizio grazie ad amici comuni e subito mi sono innamorato del suo progetto. Un brand monoprodotto, almeno agli inizi, ma che già ora si sta arricchendo di novità, che nasce con la voglia di rielaborare un classico del guardaroba maschile: la camicia. Elegantissima o con dettagli più casual, a sostituire la giacca o complemento di un look più completo, declinata in tanti modi, in cui traspare sempre l’approccio creativo e innovatore, ma anche la voglia di non dissacrare l’heritage del capo, la sua storia, che comprende i percorsi di designer che prima di Alfredo si sono avventurati nel territorio dell’elaborazione e del design della camicia, primo fra tutti Gianfranco Ferré.
SHIRTSTUDIO, il marchio di Alfredo Fabrizio ha partecipato all’ultima edizione del White dedicata alle collezioni maschili e alle pre-collezioni donna dello scorso giugno, dove ho avuto modo di ammirare nuovamente queste creazioni di cui mi sono follemente innamorato, non è un caso che qui sotto io vi posti un sacco di foto, perché vorrei davvero tutte le camicie di Alfredo.
Non potevo ovviamente sottrarmi a rivolgere qualche domanda al designer, aspettando i futuri di sviluppi di un progetto che ha ancora moltissimo da raccontare.
Come è nata la linea e perché un mono prodotto?
SHIRTSTUDIO nasce come progetto che vuole attualizzare un classico del guardaroba, la camicia da uomo.
Sentivo l’esigenza personale di poter trovare nel mio armadio un capo che fosse ripensato totalmente in chiave timeless.
Complice anche in qualche modo della nascita della linea fu l’aver visto la mostra c/ o Palazzo Reale di Milano, ‘ La camicia bianca secondo me. Gianfranco Ferrè’, ho capito la moltitudine di sviluppi, declinazioni che questo capo poteva offrire e che sta diventando la mia strada da percorrere professionalmente.
Ci descrivi i capi must-have della linea?
SHIRTSTUDIO prende ispirazione dalla classica pettorina da cerimonia, mixata con dettagli del mondo dell’uniforme e dello sportswear.
I must-have sono la shirt bianca con pettorina, capo che può accompagnarti dalla mattina all’ora dell’aperitivo, la camicia in popeline con dettagli di organza in contrasto per gli eventi speciali e la shirtjacket in nylon da indossare sulla camicia.
Ci racconti cosa hai portato all’ultima edizione maschile del White di giugno, se non erro hai introdotto delle novità, giusto?
Ho continuato ad approfondire e declinare il concetto della camicia timeless. Il mondo del classico “bastoncino” (tessuti a righe) viene rivisitato in modo del tutto personale, seguendo i tagli dei modelli iconici del brand. Il risultato è un gioco di righe scomposte, asimettriche e orizzontali che danno vita a originali effetti optical. Non mancano i modelli in bianco e nero che sono in parte rinnovati con embroidery oppure con un tessuto completamente ricamato effetto ‘à jour’.
Le tue icone di stile? A chi ti ispiri e chi pensi possa indossare i tuoi capi?
Se devo pensare a un personaggio pubblico, sicuramente Mika. I capi SHIRTSTUDIO sono ideali per un target ampio, da chi solitamente indossa camicie formali e che sente l’esigenza di trovare un capo che non possiede già, insomma non la solita camicia, a chi ricerca capi timeless e con personalità.
La tua idea di eleganza?
L’eleganza sta nelle cose semplici, senza eccessive costruzioni.
L’eleganza può essere anche una camicia con una sua identità che ti possa far contradistinguere e completare e rendere unico il look.
Cosa è il lusso per te oggi?
Lusso e gusti senza dubbi mutano di generazione in generazione, direi anche nell’arco della propria vita muta e si plasma con la crescita.
Oggi a mio avviso il lusso non è più esclusiva del possesso di un bene prezioso piuttosto che un altro, ma è la possibilità di disporre del tempo secondo le esigenze personali e non quelle indotte dalla società.
Sogni e progetti per il futuro?
Far sì che SHIRTSTUDIO venga riconosciuto come il brand per la camicia per eccellenza.