Questione di orizzonti che si spostano ben più in là sulla mappa in progress della creatività fashion dedicata alle tendenze menswear: ovvero, quel luogo magnifico dove gli immaginari di moda s’incontrano, le ispirazioni si contaminano, i gesti sartoriali si conoscono e poi si fondono in forme nuove a tratteggiare silhouette inaspettate pronte ad essere indossate da identità altrettanto spalancate alle novità.
Or dunque, diamo ora le coordinate esatte per individuare il paese prescelto da questa nuova esplorazione entusiasta: il punto di ritrovo per il viaggio annunciato è a Firenze, all’interno della pregiata vetrina dell’appena trascorsa edizione di Pitti Immagine Uomo 91, che per l’occasione diviene passerella importante per la moda nuova che sta accadendo in Corea!
Ed ora, ecco i protagonisti che si offrono ad accompagnatori in questo nostro itinerario oltre i confini occidentali, meritevoli di essere scavallati alla scoperta di ciò che il vasto e multiforme universo fashion serba in un altrove apparentemente così lontano, eppure sorprendentemente così vicino e connesso ai gusti di questa nostra contemporaneità stilosa.
Che si parta dunque dalla base, ovvero dalla collaborazione di recente celebrazione tra Pitti Immagine e KOCCA, Korea Creative Content Agency, la più importante agenzia governativa della Corea del Sud che sostiene la creatività coreana a livello nazionale ed internazionale, il cui frutto felice è appunto l’evento Concept Korea, che a sua volta ospita due nomi esordienti eppur già assai applauditi.
È infatti andata in scena sulla passerella dello spazio Dogana di Firenze lo scorso 11 gennaio 2017 la nuova moda made in Corea ad opera di BMUET(TE) by BYUNGMUN SEO e ORDINARY PEOPLE: due brand giovani, ma già risolutamente ancorati ognuno al proprio percorso fashionable che da una manciata di anni, esperienze e riconoscimenti, si sta brillantemente plasmando.
Ed in squisito ordine sparso presentiamo ora BMUET(TE) by BYUNGMUN SEO, brand fondato e orchestrato dal duo Byungmun Seo e Jina Um: ad esser precisi, appartiene al prêt-à-porter sia maschile che femminile, ma che ad occasione di Concept Korea porta in passerella un menswear allacciato scambievolmente al womenswear, un uomo affiancato dalla donna con cui condivide capi che provengono da un’ispirazione di bizzarria assai colta, ovvero le bambole disarticolate ed eroticamente ricomposte dell’artista surrealista tedesco Hans Bellmer mescolate alle suggestioni dagli accenni strambi eppur serissimi d’epoca Vittoriana.
Il risultato è un carosello di creazioni dove le maniche sui maglioni si moltiplicano, le cinghie allacciano le giacche strette attorno al torso, i colli vittoriani si appendono ai colletti o diventano oblò spalancati sul retro di un cappotto dall’appiombo netto, i tagli affilati attraversano le giacche in pelle mentre le stratificazioni si moltiplicano sghembe ma affascinanti sulla figura come un capolavoro di layering, mentre la palette resta testardamente sobria, ma intensa.
Ed ora è la volta di ORDINARY PEOPLE, marchio devoto al menswear disegnato da Jang Hyeong Cheol, protagonistaacclamato della Seoul Collection, la settimana della moda coreana, già frequentatore di Pitti Immagine Uomo eppur fautore di interessanti novità, raccolte in una collezione la cui ispirazione nasce dallo sguardo viaggiatore del fashion designer, quell’occhio vigile che scorre tanto un paesaggio quanto un film, carpisce attitudini delle persone incontrate, profumi e sapori di vite incrociate e le riproduce in una collezione a tinte vivide che tagliano nette i cappotti over, danno forma a maglioni morbidi cosparsi di perline, diventano eleganti nei completi in velluto e rigano tanto i piumini legati in vita quanto le cravatte messe a vezzo di cintura.
Creazioni tutte dedicate alla gente ordinaria, ovvero quella che rende la propria vita ogni giorno unica e straordinaria. Come? Semplice! Con la propria identità: vestita di guizzi di stilosità, magari come lezione di giovane moda coreana insegna!