Le collezioni di Alberto Zambelli sono caratterizzate da un continuo gioco di sovrapposizioni, profondità e volumi, dove le forme femminili vengono ridisegnate, esaltando così i movimenti del corpo e delle sue linee; rigore e severità maschili sono addolciti da tessuti delicati per esaltare l’anima più profonda della donna. Uno stile che ha permesso al designer di essere seguito nelle ultime stagioni da un nutrito gruppo di affezionate fan.
Zambelli, diplomatosi nel 1986 presso l’Istituto Professionale per Stilisti di Moda Fortuny a Brescia, si diploma successivamente all’ Istituto Marangoni di Milano.
Inizialmente lavora come assistente alle collezioni maglieria per il gruppo ITTIERRE di Isernia.
Dopo rinomate collaborazioni con aziende italiane e internazionali nel 2007 vince il concorso Fashion Incubator indetto da Camera Nazionale della moda e fonda la sua Maison “Archivio Privato”.
Oggi, con una linea a suo nome, che ha debuttato ufficialmente nel 2013 con una capsule per la s/s 2014, lo stilista vive e lavora fra Milano, Tokyo e Shanghai.
Oltre alla propria collezione, Alberto Zambelli crea collezioni per il mercato giapponese e coreano, con focus su una donna dai tratti sofisticati ed eleganti contraddistinti da una grande ricerca di materiali, da una pulizia di linee e da un rigore sartoriale.
Fast forward: arriviamo alla collezione Alberto Zambelli per la fall/winter 2017-2018 sulle passerelle della Milano Fashion Week, e ancora una volta lo stilista esprime la sua visione di bellezza, così ricercata e affascinante.
Capispalla in panno moka dal taglio sartoriale che avvolgono la linearità di abiti sottoveste nude, incorniciati da plissé irregolari fermati da tecno-nastrature inox, come gli imbottiti termosaldati a iniezione diretta della piuma.
Velluti romantici che dai propri dettagli ricordano aggrovigliamenti di rose, i pizzi che ricordano l’antico vengono coulissati da cordoni elasticizzati che ridanno allo sport.
Artigianalità e tecnologia coesistono nei maxi pull termoformati in lana merinos con dettagli floreali.
Il silver spalmato arricchisce le geometrie sottolineate da impunture sartoriali e dettagli di fiocchi tridimensionali, mentre le T-shirt esprimono a voce alta, in senso figurato, lo slogan pop “Metallic Velvet”, che è il nome dell’ultima collezione di Alberto Zambelli.
Pvc e chiffon vengono utilizzati come intesa tra artificiale e naturale, si incontrano tra abiti e capispalla dai motivi di balze abbinati a rigature effetto moquette e al rigore della camiceria in popeline bianco, esaltata da intarsi multimetrici; nastri in microcristalli muovono cinte e bretelle sinuose sottolineando spalle e punto vita in sovrapposizioni body wear di tulle e neoprene.
I colori del nero, silver, bosco, nude, moka e lavanda utilizzati su tessuti come pvc, seta, velluto, panno, popeline, pizzo e neoprene rendono unica la collezione.
E di anno in anno le proposte di Alberto Zambelli esprimono una personale ricerca e visione del mondo e sulla contemporaneità, riflessi di storie e di percorsi speciali, in questo caso una rilettura personalissima del capolavoro di Fassbinder “Le amare lacrime di Petra Von Kant”, che portano Alberto a creare nuovi complessi e meravigliosi universi ad ogni stagione.
E noi non possiamo che rimanere affascinati e conquistati da tanto talento.