Paris ist immer eine gute Idee.
Paris is always a good idea.
Paris est toujours une bonne idée.
In quasiasi lingua lo si dica, è davvero così: Parigi è sempre una buona idea.
Lo sa bene il marchio Kinloch, che presenta la nuova collezione autunno/inverno 2017.
Un rendez-vous, per restare in tema, che si dispiega tra le strade della città illuminata, in un susseguirsi inesorabile di epoche, scorci di un passato presente, tra i volteggi del Can – Can e le ombre degli amanti di Montmartre, sfondo di tantissime storie.
This is for lovers, canta Pete Doherty. Parigi è per gli amanti. Per gli amanti di ogni genere, ma soprattutto, per gli amanti della moda. Così, ispirata a questo mondo a sé, nasce la nuova collezione Kinloch.
Primo elemento: i foulard.
Immancabilmente parte di un immaginario sofisticato, quelli concepiti dal brand vedono un mix di linee grafiche, in bilico tra figure realistiche e immaginarie, e una terza dimensione che vive attraverso la fantasia.
L’idea di un artista o di un fanciullo, prende vita sulla seta, ma anche sul cotone, la lana, il cashmere e il lino.
Un ometto dalla maglia a righe, siede su una mezza luna di croissant, le facciate delle boutique si intervallano, creando una geometria che si stende su seta di Como e Biella, per celebrare il Made in Italy, di cui il brand è esempio.
A contraddistinguere le stampe che si spiegano anche su stole, pochettes, cravatte e cinture di seta, è la dimensione del viaggio: le collezioni di Kinloch sono dei veri e propri percorsi in terre lontane, o vicine, che in comune hanno la celebrazione dell’autenticità. Tanti Macaron colorati o un vortice di ballerine di Can Can ci proiettano direttamente in una giornata parigina, ma anche in mille dimensioni diverse che si moltiplicano grazie alla nostra lettura e interpretazione.
L’unico requisito è indossare gli accessori con stile, passione e ironia affidandosi ad un accessorio per interpretare il proprio outfit in modo sempre diverso, scegliere il particolare che completa un look.
Kinloch è inebrante, particolare, allegro, ma a tratti malinconico, proprio come una strada di Parigi di autunno, da accarezzare con gli occhi e con il tatto.
