“Era una mattina così bella che – tranne che per qualche refolo di vento qua e là – mare e cielo parevano fatti della medesima stoffa, quasi le vele fossero attaccate al cielo o le nuvole precipitate in mare”.(Virginia Wolf, Gita al faro)
Ricordi. Nostalgia. Desiderio.
La riva del mare, il crepuscolo, il vento che soffia, la risacca che porta a riva qualcosa che il mare ha preso, ma che ora non vuole più: come in un sogno di mezza estate, la collezione per la primavera estate di Pringle of Scotland tratteggia i ricordi di quel passato che ognuno porta nel cuore, desiderio di qualcosa di incompiuto o mancanza di qualcosa di lasciato andare, magari non totalmente goduto.
Nel tentativo di non perdere, non mollare, quel desiderio di infinito che poeti e scrittori, da sempre, hanno metaforicamente identificato con il mare, Massimo Nicosia, direttore creativo della premiata casa di moda, trasferisce nelle texture e nelle innovative lavorazioni ingegnerizzate un sentimento caldo e avvolgente, carico di desiderio infinito: finiture grezze organiche evocano la lana scolorita dal sole e dalla salsedine dei maglioni dei pescatori e, in linea con il pensiero del “riparare e riutilizzare”, il classico pattern di Pringle of Scotland viene decostruito e ridisegnato in digitale, per creare un nuovo punto “pixelato” imperfetto, frammezzato da toppe rammendate a mano.
Il classico Argyle, da sempre icona della maglieria scozzese, si fonde con il Sanquahar, disegno a piccoli pattern geometrici a due colori, a grigia o diamante, per creare nuove prospettive tattili e dimensionali, mentre grazie all’utilizzo di speciali macchinari in grado di combinare fili multipli di pesi diversi, il jacquard riproduce paesaggi costieri ispirati da cartoline turistiche anni ’20, dove paesaggi sconfinati e coste vengono intessute come arazzi.
Una collezione speciale, quella di Pringle of Scotland per la primavera/estate 2018, incentrata fortemente sulla qualità, sulla importanza dell’essere, sulla cultura e sulla tradizione come componenti indispensabili per creare qualcosa di forte e consistente, pertanto duraturo.
Così, oltre le mode e i trend passeggeri, la maison simbolo del made in Scotland prende le distanze da un consumismo frenetico e assordante, chimera e sirena pronta ad incantare e accontentare, assopendo il naturale desiderio di infinita bellezza che anima ogni creazione d’intelletto, ribadendo fermamente la necessità di tornare ad una moda non solo bella, ma maggiormente capace di alimentare quella nostalgica sensazione costitutiva di ogni cuore, viatico indispensabile per un desiderio infinito.