C’è aria di novità a Schönenwerd, Svizzera.
La nuova collezione primavera/estate 2019 di Bally è ispirata ai viaggi californiani di Joel Sternfeld e Stephen Shore, fotografi che hanno guidato il boom dell’arte della fotografia a colori negli anni ’70, anche se in viaggi in fuoristrada separati.
Durante le loro ricerche hanno catturato l’ordinario in fotografie straordinarie, specialmente a Los Angeles e dintorni.
La luce che caratterizza i lavori di questi fotografi – toni seppia e colori saturi – fungono da ispirazione alla palette cromatica per questa collezione che, assieme al tema del viaggio, hanno dato vita ad una collezione sportswear retrò dove non mancano chiari rimandi alla Svizzera e al forte heritage di Bally.
La spensierata voglia di avventura di Bally aspira a scoprire un tempo e un luogo più semplici che si disconnettono, anche se per poco, dal mondo di oggi.
Il desiderio di facilità, comfort e funzionalità sia nell’abbigliamento sportivo che negli accessori moda rimane un must per la maison.
I ricchi archivi di Bally sono stati presi in considerazione, come per ogni collezione.
Ma quest’anno in modo particolare, gli stili di archivio di scarpe e borse sono stati rivisitati in interpretazioni davvero moderne ed inaspettate.
La sneaker, per esempio, rimane un focus sia per la donna, sia per l’uomo, assieme a sandali e stivali dall’allure vintage nella collezione femminile e linee formali per l’universo maschile.
Il modello Vulko nelle proposte hi-top e low-top presenta le coordinate di longitudine e latitudine impresse sulla suola di Schônenwerd, in Svizzera, facendo cenno al ritorno a casa in stile progressista di Bally. Inoltre, la chiave è la ristampa della sneaker Bally Champion indossata dal grande tennis svizzero Jakob Hlasek nel 1990.
Completano il look rispettivamente le borse Cecyle e Janelle Bag e lo zaino Crew.
Inoltre, e forse è proprio qui che troviamo la verà novità, Bally mostra in anteprima la prima collezione eyewear in collaborazione con Marcolin disponibile worldwide da gennaio 2019.
Gli stili unisex accostano due silhouette molto diverse, ognuna che evoca un lusso retrò.
Una montatura oversize e squadrata in acetato, quasi a scudo, consente un’osservazione voyeuristica mentre le lenti geometriche riflettenti ombreggiano il mondo nei toni del giallo e del rosa, strizzando l’occhio all’era spensierata della fotografia di Shore e Sternfeld.
Se l’uomo Bally possiede una mentalità giovane ed ottimista e desiderosa, la donna è un’avida viaggiatrice che crea i suoi ricordi raccolti lungo il viaggio della vita.
Bally, il brand che da 164 anni produce scarpe (ma anche borse ed abbigliamento – e da ora anche occhialeria), continua ad affinare e migliorare le tecniche manifatturiere attraverso una chiave di lettura estremamente vivace e contemporanea.
