L’Accademia di Armando

Alcune settimane fa sono stato chiamato ad essere parte di una giuria di un contest molto interessante, cosa che ho fatto con piacere. Armando Terribili ha creato sul web, in particolar modo su Facebook, la Armando Terribili’s Fashion Academy Free. Un’accademia virtuale per aiutare i giovani stilisti o quelli meno fortunati, che magari lavorano molto, ma non vengono notati. Il contest era dedicato al Festival di Cannes, gli iscritti dovevano creare un abito da sera che si trasformasse in costume da bagno per un party su un ipotetico yacht, con una diva specifica in mente. Anche grazie al mio voto hanno vinto ex aequo Giuseppe D’Urso e Daniel Soliani, da una parte un personaggio dalla grande esperienza  nel settore moda, dall’altra un giovane in ascesa. Come premio la realizzazione dei loro bozzetti da parte di Manuela Brambatti, disegnatrice a fianco di Gianni Versace nei suoi anni d’oro, e una chiacchierata con me, che leggete qui.

Partiamo da Armando, l’ideatore del tutto.

Come è nato questo progetto? Ce lo racconti?
Il progetto nasce da un idea che ho da tempo, cioè avere qualcuno che “spieghi” in maniera semplice la moda ai nuovi talenti, dando consigli sui loro elaborati in maniera gratuita, siano essi professionisti o dilettanti, stilsti in via di affermazione o studenti di accademie più titolate: è in pratica quello che avrei voluto avere ai miei tempi, prima di affrontare l’esperienza lavorativa nel settore. Avrei evitato così tanti sbagli e tanti sfruttamenti gratuiti. Il riscontro è stato inaspettato: 500 iscritti in soli 2 giorni, con ragazzi che cercavano la sede reale per le strade di Roma. Loro sono la mia vera forza, con le loro idee e la loro passione; ricevo disegni da tutta Italia e da tutto il mondo, ho deciso di convogliarli in piccoli concorsi a tema che sottopongo a giurie di qualità, personalità del mondo della moda e dello spettacolo che ho tra le mie amicizie, che li valutano con perizia e rigore. Ci sono “allievi” che hanno ottenuto colloqui importanti in molte Maison Italiane, altri che hanno iniziato una loro produzione, altri ancora che hanno trovato semplicemente la voglia di disegnare e rimettersi in gioco. Confido sulla collaborazione di validi artisti, come Manuela Brambatti, mia direttrice artistica, che “premia” i vincitori dei concorsi illustrando i loro vestiti, il professor Roberto Guarducci della facoltà Moda e Costume di Bari che mi aiuta a selezionare gli elaborati, l’amichevole sostegno di ex top model come Marpessa o Clarissa Burt che promuovono le nostre iniziative, e l’attenzione di stilisti famosi come Gaetano Navarra o Franco Ciambella che stimolano i ragazzi con i loro commenti. Alla soglia dei mille iscritti sono pienamente soddisfatto dei successi ottenuti specie per il fatto che è tutto pulito e senza fini di lucro, una vera Accademia dove imparare la disciplina del bello come quelle dell’antica Grecia.

L’abito ideato da Daniel Soliani per Rihanna. 

Il bozzetto realizzato da Giuseppe D’Urso dedicato a Kate Beckinsale

 

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