Discovering Akmal Shaukat

Non conoscevo personalmente Akmal, ma il suo lavoro mi è familiare già da un po’. Alle ultime sfilate femminili milanesi per la p/e 2012, ad esempio, mi sono innamorato del biglietto di invito alla sfilata di Scognamiglio, diventato ora uno dei cimeli del mio Archivio Guerrini, e ho scoperto poi che è opera sua. Spulciando fra i lavori di Akaml Shaukat nel sito ufficiale (www.akmalshaukat.com) ho ammirato le sue opere d’illustrazione, che con il tempo sono state affiancate anche dalla art direction di progetti artistici e fotografici e sono rimasto colpito da un servizio fotografico in cui la direzione artistica e le illustrazioni di Akmal completano gli scatti di Simon che hanno per protagonista l’artista stesso in déshabillé. Incuriosito l’ho contattato per conoscere meglio il suo percorso e farci raccontare il suo mondo, ho scoperto un personaggio che ha le idee chiare e che ha molto da raccontare. Ed ecco il risultato della nostra chiacchierata.

Prima di tutto, tu sei noto come illustratore, puoi dirci come hai iniziato?
Sono nato a Bradford, nel nord dell’Inghilterra. Mi sono diplomato alla Scuola d’Arte Bradford in Graphic Communication Media e ha continuato completando i miei studi con un master in Storia della Cultura Visiva. Non c’è stato un momento particolare in cui ho pensato: “Wow, sono creativo”, ho sempre avuto una passione per l’arte e ho cominciato a ricevere un feedback molto positivo sul mio lavoro. Non ho scelto la mia carriera, la mia carriera ha scelto me! La passione per il design e le arti visive hanno fatto della mia carriera un percorso inevitabile. 

Come sei diventato un artista e come hai fatto a sviluppare un rapporto con il mondo della moda? La moda, particolarmente influenzata dai media, stabilisce un standard, che la società tende a seguire. Il mio lavoro è un tentativo di comprendere le emozioni e gli stati d’animo e l’oggetto che riesco a trovare maggiormente in grado di relazionarsi e narrare le mie emozioni è la forma femminile. Ho trovato che ci fosse richiesta per il mio lavoro nel campo della moda, quindi mi sono mosso in direzione di questa richiesta.

Francesco Scognamiglio’ show invitation s/s 2012

Ora sei più di un semplice illustratore. Puoi dirci quali sono a tuo parere i passi più importanti della tua carriera?
L’obiettivo all’inizio era cominciare in una buona direzione e portarla avanti. È sempre importante porsi degli obiettivi e portarli a termine, da illustratore concettuale soono diventato un narratore, attraverso i miei lavori, poi mi sono spostato verso l’art direction. È importante sentirsi soddisfatti di un buon lavoro che si è compiuto, ma è sempre importante ricordare le cose venute male, gli sbagli, in modo da non ripetere due volte gli stessi errori.

Puoi descrivere la tua arte? Personalmente penso che la tue illustrazioni siano pervase da una certa sensualità. Ho ragione?
La mia arte fornisce realismo estremo ad un oggetto mondano. Ciò significa che, piuttosto che guardare semplicemente la superficie di un oggetto, di una persona o di un concetto, cerco di svelare tutta una serie di livelli di mistero che li avvolgono per andare diritto al centro di essi. Ci sono molti nuovi mondi e realtà da esplorare, che sono ancora sconosciuti alla società attuale, profondi misteri minacceranno sempre il semplice e l’ingenuo. Bypasso la correttezza politica, i cliché o le convenzioni, per arrivare al cuore della questione, per incuriosire o fare una dichiarazione precisa.La mia arte apre le porte a quelle persone che hanno il coraggio di oltrepassarle, per trovarsi in un paese delle meraviglie strano e seducente, ancora  connesso a, o una rappresentazione della, realtà. Sensualità, sensibilità, intensità e bellezza sono combinati fra loro.

Son’s Of Zeus Art Project, Photographer Lorenzo Marcucci, Model Janice Fronimakis

A tuo parere che rapporto c’è tra arte e moda?
Arte e moda si sono strettamente legate alla fine del XX secolo. Ora stiamo vivendo una rivoluzione e una fusione delle due entità. Questa fusione continua ad evolversi e a modificarsi, creando nuove forme di espressione attraverso il proprio abbigliamento. Unendo arte e moda.

Dove trovi ispirazione per il tuo lavoro?
La trovo nell’attuale cultura pop e nelle mie esperienze personali quotidiane.

Ci sono altri artisti e illustratori che ti piacciono?
Direi Pierre Molinier, Salvador Dalí e Romare Bearden.

Dual Art Project, Photographer Simon, Model Eva Riccobono

Negli ultimi anni l’illustrazone di moda è tornata in auge. Perché il ritorno al successo di questa forma di creatività?
In realtà non credo che negli anni la fashion illustration fosse scomparsa o non sbocciasse. Penso solo che la gente non avesse la possibilità di vederla sui giornali di moda.Era solo da un’altra parte. Merita però di essere a fianco della fotografia, perché fornisce una forma di narrazione alternativa alla moda.

Hai lavorato con alcune creativi italiani, ad esempio Francesco Scognamiglio. Come sei arrivato a lavorare per lui e che cosa ne pensi della moda italiana, rispetto ai designer esteri?

L’estetica di Scognamiglio è fra quelle che ammiro; è un’immagine fresca e piacevole che può solo essere apprezzata. Trovo che in generale la moda italiana non abbia nel suo modus operandi quello di favorire i designer emergenti. Ed è qualcosa su cui il fashion system inglese, francese e americano hanno sempre lavorato, ma credo che la moda italiana si stia evolvendo e andando in quella direzione.

 

S/s 2011 Francesco Scognamiglio’s ad campaign, Photographer Giampaolo Sgura, Model Bianca Balti

Recentemente hai deciso di posare nudo. Perché hai fatto questa scelta?
Io non classifico me stesso come modello, ma come artista, si addice alla mia attitudine alla libertà di espressione, alla mia voglia di esprimere il mio stato d’animo, in base a quello che provo in un determinato momento. Con quelle foto stavo rivelando un lato di me stesso, un senso animalesco di perdersi in questo mondo costruito. Così, con questo concetto in testa, ho deciso di posare nudo per la rivista TOH!, nell’ambito di un servizio dedicato al mio lavoro e alla persona nascosta dietro strati di vestiti.

Noir, Photographer Jameel Amini, Model Catriona Vowles

Puoi darmi la tua personale definizione di bellezza?
Ci sono due lati della bellezza, in primo luogo quello che io chiamo ‘lo sguardo’, proprietà che sono gradevoli per l’occhio, e poi c’è la bellezza interiore. La mia definizione di bellezza può andare dalla più ripugnante a quella più accattivante. È bello cogliere la fiducia in se stessi che una persona può esprimere e la sua sensualità intrinseca.

A quali progetti stai lavorando al momento? Progetti per il futuro? Sogni?
Ho molta richiesta per il mio lavoro nel mondo della moda, della pubblicità e nell’art direction, redazionali concettuali, e più recentemente ho iniziato a lavorare su stampe per tessuti per alcune case di moda. Sto anche lavorando su una mostra per il prossimo futuro.

Akmal Shaukat, Photographer Dennison Bertram

On page 2 the english translation of this interview and other Akmal’s works.

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  1. El descubrimiento de Akmal Shaukat | Diseño web en Madrid, tiendas online en Madrid, social media en Madrid, aplicaciones iPad Madrid. Yagly.com estudio de desarrollo y diseño web en Madrid. Comercio electronico y social media. Rispondi

    […] Akmal no lo conocía personalmente, pero su obra es familiar para mí desde hace un tiempo “. La última muestra de moda femenina en Milán para la Primavera/Verano 2012, por ejemplo, me encanta la invitación para el desfile de Scognamiglio, convertido ahora en un archivo de recuerdos de mi Guerrini, y me enteré más tarde que es su trabajo. He escudriñado entre las obras de Akaml Shaukat  en su  página oficial (www.akmalshaukat.com) he admirado su trabajo en la ilustración, que con el tiempo también han ido acompañados de proyectos de arte y dirección de arte de la fotografía, me llamó la atención una fotografía de Akmal. Intrigado, me puse en contacto para aprender más sobre su trayectoria y nos contó su mundo, me encontré con un personaje que tiene las ideas claras y tiene mucho que contar. Y aquí está el resultado de nuestra charla. […]

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