A proposito di quelle volte in cui la moda si rivela un mondo dove le intuizioni di successo accadono come per incanto: un universo dove l’immaginazione prende corpo attraverso la materia, dove i desideri disegnano la forma di capi inaspettati e suggeriscono la sostanza nobile che li renderà piacevolmente reali. Un luogo solo apparentemente astratto, dove i diari di viaggio scrivono le suggestioni delle memorie sulle trame e i filati da indossare, mentre bisbigliano con stile e passione la direzione da seguire per le mete future.
Sarà che una simile essenza la porta inscritta già nella natura letterale del nome: il brand Alanui è esso stesso fatto della stessa sostanza dell’intensa piacevolezza e ricchezza del viaggio.
E con la collezione p/e 2018 ci accompagna con la mente e il guardaroba verso una meta da scoprire ancor più nella sua affascinante profondità.
Alanui: una parola che risuona all’orecchio conducendo la fantasia verso terre esotiche, per l’esattezza verso i paradisi di meraviglia delle Hawaii, il luogo da cui Nicolò e Carlotta Oddi lo hanno preso in prestito per questioni di accondiscendenza col destino e coerenza perfetta del suo significato.
“Alanui” significa, infatti, “grande percorso” nella lingua hawaiana.
È questo dunque il nome con cui è stata ribattezzato il brand, giovanissimo all’anagrafe della moda ma già ben incamminato sulla via del successo internazionale: un nome che racconta la sua stessa storia, lì dove ha preso forma il capo che di Alanui è il focus fondamentale, quello che in gergo tecnico è categorizzato come mono-prodotto, e che per i veri connoisseur diventa l’oggetto del desiderio da indossare con versatilità e nonchalance consapevole.
Accadde tutto con un cardigan trovato in un flea market durante un viaggio, ça va sans dire: un capo che divenne un regalo da parte di Nicolò per Carlotta per un nuovo viaggio, quello di lei alle Hawaii.
Quel che era un semplice cardigan lì si rivelò un must inseparabile, un capo favolosamente versatile che nel frattempo raccoglieva le emozioni vissute, una scintilla d’ispirazione che al ritorno suggerì la fondazione del marchio.
All’interno di una location di vero pregio, ovvero un’installazione all’interno del Tepidarium del Roster a Firenze, durante l’appena trascorsa edizione di Pitti Immagine Uomo 92, la collezione p/e 2018 aggiunge un nuovo capitolo alla storia narrata da questo unico modello declinato in varie composizioni cromatiche. Un solo cardigan, dunque, unisex e oversized, percorso da frange. stretto in vita da una cintura bicolore, e realizzato da mani artigiane toscane che ancora custodiscono la sapienza del Made in Italy, a partire da un cachemire pregiato anch’esso italiano.
Son tante le ore necessarie a dar vita a questo capo, circa 15, lungo le quali viene tessuto, assemblato e decorato con i motivi jacquard che questa volta raccontano una storia allacciata al cuore dell’America, la terra delle innumerevoli culture, dalla bandiera a stelle e strisce, quella attraversata dai bikers con indosso la tipica bandana, la terra abitata dagli indiani Navajo.
Proprio da questo popolo giunge l’ispirazione per l’immagine intessuta che ricorda l’Albero della Vita: un mito che negli intricati motivi di foglie ed uccelli narra la metafora dell’identità e della vita, l’indagine sulla propria essenza in evoluzione, in viaggio continuo nella geografia del mondo e della propria interiorità.
Un viaggio importante che si rinnova ad ogni tappa, per il quale è sempre consigliabile un compagno fedele: proprio come un cardigan Alanui!