Alcoolique: la mia intervista al designer Rocco Adriano Galluccio

 Seguo da alcune stagioni il lavoro di Rocco Adriano Galluccio e ho avuto il piacere già in precedenza di intervistarlo, oltre che di usare alcuni capi della sua linea Alcoolique per i miei editoriali al femminile, l’ultimo ad esempio lo trovate qui, e voi conoscete Rocco anche per il suo percorso come concorrente dell’edizione italiana di “Project Runway”.
Scherzando, ho sempre detto a Rocco che non mi sono fatto un’opinione della sua presenza mediatica perché non ho potuto seguire quel TV show, per cui tutti quelli che hanno sottolineato quanto il designer sia apparso davanti alle telecamere tosto e determinato, qualità fra l’altro che considero interessanti, in me trovano terreno poco fertile, non avendo idea in realtà di cosa mi stiano dicendo.
Per me Rocco è una delle voci più interessanti della nuova creatività di moda made in Italy, la sua è una donna sfrontata e divertente, una che sa divertirsi, una protagonista assoluta del suo tempo, che non nasconde il suo lato più sensuale, ma neanche quello più delicato e romantico.
Come nella collezione per la p/e 2015 dove lo stile Eighties che caratterizza il lavoro dello stilista è stemperato da volumi più morbidi, da colori delicati a fare da contrappunto alle tonalità cromatiche metalliche. C’è una forza positiva, ottimista, nel lavoro di Rocco, una joie de vivre che diventa contagiosa e che trovo sia importante in questo momento storico.
Rocco nel mostrarmi la nuova collezione, che potete ammirare in queste foto, mi ha raccontato un po’ di novità, dando anche un sguardo più approfondito sul suo mondo creativo.
Condivido volentieri con voi la nostra chiacchierata. 

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Come è cambiata la linea in queste ultime stagioni?
Più che cambiamento, secondo me posso parlare di crescita, sono molto più sicuro e cosciente di tutti i miei capi, rimanendo sempre fedele all’estrema sensualità della mia donna, ma facendo in modo di poterla vestire durante l’arco di tutta la giornata.

Come ti ha influenzato la tua partecipazione a “Project Runway”?
Stilisticamente non mi ha influenzato per nulla, anzi all’interno di Project il mio problema principale era la testa dura,  andavo avanti per la mia strada, cosa che credo sia giusta quando si ha una coerenza stilistica, e si crede nel proprio lavoro, bello o brutto che sia.

Umanamente sicuramente mi ha cambiato, dopo 2 mesi senza contatti con il mondo, senza telefoni, senza internet, costretto a chiedere anche se puoi mangiare, quando esci vedi tutto in maniera diversa, ed inizi ad apprezzare anche le piccole cose che non notavi. Poi ho conosciuto delle persone fantastiche come Giorgia che sento tutti i giorni ed Elena. Al contrario di quanto si pensi, ci vogliamo veramente bene!

Ci racconti la collezione s/s 2015?
La s/s15, è una vacanza, una vita, un modo di essere: Capri. Mi sono ispirato alle donne capresi nella storia, ma guardando le nuove “star” dell’isola, ho cercato di trasmettere tutto lo stile di vita che c’è in quel posto magico, la spensieratezza, la freschezza e la vita mondana notturna.

Tutto questo si nota anche nei tessuti che cambiano notevolmente, dalla camiceria rigata da uomo alle paillettes, passando per la pelle metallizzata.

 

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Quale icone di riferimento hai?
Sicuramente se devo legare alla parola “moda” un nome è quello di Gianni Versace, credo che ancora non esista nessuno che riesca a superare quella genialità, e probabilmente non esisterà mai.
Poi in generale cerco di guardare, documentarmi e imparare più che posso da tutti… ma spesso e volentieri ritrovo stampe forme e colori che ho già visto in uno dei miei libri di Mr. Versace.

Da dove arrivano le ispirazioni?
Le ispirazioni possono arrivare in qualsiasi modo, da un film, da un viaggio, da una chiacchierata con uno sconosciuto, da una foto o una canzone, tutto può stimolare qualcosa di nuovo, o muovere un ricordo che fa partire la mente e la mano sul foglio. 

La tua idea di bellezza?
Penso spesso ad una bellezza classica, in generale sono molto attratto dalle donne sicure e forti, automaticamente quella sicurezza le fa diventare belle ai miei occhi, e tutto si riversa sulla collezione, che è pensata per quel tipo di donna.

Cosa è elegante oggi?
Tutto può essere elegante, e tutto può non esserlo, secondo me dipende dal modo in cui sono fatte ed indossate (nel caso di vestiti) le cose, ormai l’eleganza deve essere nei modi, più che in un immagine che si vuole dare di se stessi, perché in quello possono essere bravi tutti!

Sogni per il futuro?
Tantissimi. Ma sono scaramantico e quindi non dirò nulla!

 

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Nella seconda pagine altre foto della collezione Alcoolique per la p/e 2015.

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