Ho già parlato della galleria di cui Guy Berube è direttore, per la precisione qui, e il direttore de La Petite Mort ad Ottawa in Canada mi ha tenuto informato sulle mostre che si succedono nell’interessante spazio da lui gestito. Questa volta ho deciso di condividere con voi la notizia della mostra che terminerà il 2 giugno. In esposizione nuove opere di Andrew Salgado, classe 1982 e molte personali in giro per il mondo, un nome decisamente in ascesa nel mondo dell’arte. Pennellate aggressive e passionali, un impatto cromatico forte, gli affascinanti e sensuali ritratti dell’artista canadese, che sembrano figure astratte, si fanno metafore di temi importanti, come l’identità e la sessualità. Con piacere ho chiacchierato con l’artista, che ci racconta meglio di queste nuove opere, ma non solo. / I have already written about the gallery of which he is director Guy Berube, to be precise here, and the director of La Petite Mort in Ottawa, Canada, kept me informed about the shows that take place in the interesting space he manage. This time I decided to share with you the news of the latest exhibition, which ends on June 2. On display are new works by Andrew Salgado, born in 1982, and many solo shows around the world, a name definitely on the rise in the art world. Aggressive and passionate brushstrokes, a strong color impact, the fascinating and sensual portraits of the Canadian artist, who seem abstract figures, are indeed metaphors of important issues, such as identity and sexuality. With pleasure I chatted with the artist, who tells us more about these new works, but not only.
L’artista Andrew Salgado nel suo studio / The artist in his studio
Quando hai iniziato? Puoi dirmi quando hai capito che essere un artista avrebbe potuto essere il tuo lavoro, il tuo mondo quotidiano? / When did you start as an artist and Can you tell me when did you realize that art could become your daily life?
L’arte ha sempre svolto un ruolo formativo sulla persona sono diventato, è sempre stata un aspetto importante del mio ‘io’, ma è stato quando ero all’università che ho deciso che avevo bisogno di perseguirla in modo professionale. Originariamente ho iniziato studi finalizzati al conseguimento di una laurea in Matematica e Scienze, ma ho capito che quel percorso non faceva proprio per me. Ero circondato da un contesto in cui mi sentivo a disagio, e con colleghi di studi con i quali non avevo nulla in comune. Dopo un anno sono passato ad un corso di laurea in Belle Arti, che includeva studi in letteratura inglese e arte teorica. Quando mi sono trasferito a Vancouver nel 2004 per completare la mia laurea ero totalmente preso dalla pratica artistica. Subito dopo la laurea ho lasciato tutti i miei altri posti di lavoro ‘diurni’ e mi sono concentrato esclusivamente sulla pittura, senza mai voltarmi indietro. / Art always played a formative role in the person I became; it was always an important aspect of my ‘self’ but it was when I was in university that I decided I needed to pursue it professionally. I originally began a degree in Maths & Sciences but it was simply not for me. I was surrounded by a context that I felt uncomfortable in, and with people along whom I didn’t belong. After 1 year I switched completely into a degree in Fine Arts, including a English literature and Art Theory. By the time I moved to Vancouver in 2004 to complete my Bachelor degree I had invested myself completely into studio art practice. Shortly after graduating I quit all my other ‘day jobs’ and focused exclusively on painting, and never looked back.
Il tuo più grande successo fino ad oggi? / Biggest achievement to date?
Penso che – piuttosto che sottolineare qualsiasi mio progetto come il lavoro di cui io sono più fiero – quello che è più importante per me è la consapevolezza di avere segnato profondamente, di aver provocato reazioni, nelle persone attraverso la mia arte. Visto che quello che faccio è così strettamente personale e qualcosa in cui investo molto, è un sentimento fantastico quello che mi arriva dal ricevere la quantità di e-mail, oltre ai moltissimi incontri faccia a faccia, che ricevo da persone che mi dicono che ho avuto un effetto sulla loro vita. È un sentimento fortemente commovente sapere che i miei quadri hanno incoraggiato le persone a iniziare a dipingere dopo anni di inattività artistica,o avere spinto attraverso la mia arte un giovane insicuro a compiere il proprio coming out ad amici e alla famiglia a causa dei messaggi politici insiti nel mio lavoro. Ci sono state persone che sono venute da me in lacrime, perché molto colpite dai miei lavori, questo è un sentimento da un lato spaventoso, ma anche molto importante. Per me, questa è un’esperienza incredibilmente gratificante. / I think – as opposed to marking any one accomplishment as my proudest single achievement – what is more important to me is the knowledge that I have profoundly moved people through my art. As something that is so personal and invested to me, its a brilliant feeling to receive the amount of emails and even face-to-face contact that I do from people who tell me that I have had an effect on their lives. Its a powerfully moving feeling to know that my paintings have encouraged people to start painting after years of artistic dormancy, or pushed the insecure young man to ‘come out’ as homosexual to his friends and family as a result of the political messages inherent in my work. I’ve had people come to me in tears because they have been so moved – this is a scary, and momentous feeling. To me, this is an incredibly rewarding experience.
Qual è, secondo te, la condizione dell’arte oggi? È ancora un mondo libero come in passato? L’arte rappresenta ancora un modo per far riflettere le persone? / Which is, in your opinion, the state of art today? Is art still a free world as in the past? Is art still a way to make people think?
Penso che questa sia una domanda senza limiti, che opera su una moltitudine di livelli. L’arte è una bestia così varia e totalizzante che nessun punto di vista sul mondo dell’arte può essere in grado di misurare in modo adeguato il suo stato attuale. Penso che l’arte possa essere un soggetto autonomo e libero a seconda di chi è alla guida della nave. Credo che l’arte possa essere fatta per una serie di ragioni e/o finalità ed esiste su una moltitudine di piattaforme, per innumerevoli scopi. È forse un po’ banale chiedere se l’arte è libera – chi è oggi veramente in grado di operare liberamente da vincoli sociali o aspettative? Certo l’arte è un metodo per far riflettere le persone. La mia arte è politica, perché la uso come un mezzo per condividere un messaggio e attraverso questo messaggio esprimo un punto di vista forte e il desiderio di comunicare qualcosa al mio spettatore. Senza il pensiero, l’arte è decorazione, non è nulla, e non vale la pena di investirci. Io amo il concetto di ‘artista pensatore’- questo è un aspetto per me estremamente importante dell’arte, perché l’artista che sta esprimendo solo una bellezza superficiale è destinato a soccombere alla sua futilità. / Well I think this is a limitless question that operates on a multitude of levels. Art is such a diverse and encompassing beast that no one perspective of the art world can adequately measure its status contemporarily. I think art can be a free autonomous entity depending on who is steering the ship. I think art can be made for any number of reasons and/or purposes and it exists on a multitude of platforms, for countless purposes. It’s silly to ask if art is free – what today operates freely from societal restraints or expectations? Of course art is a method to make people think…my art is political because I use it as a means to share a message and through that message I have a strong perspective and a desire to communicate something to my viewer. Without thought, art is decoration, it is nothing, and not worth investing in. I love the concept of the ‘thinking artist’ – this is an incredibly important aspect of art to me because the artist that is only rendering prettiness is destined to succumb to his own futility.
Parlaci di questa mostra. Quali opere saranno in mostra? / Tell us about this exhibition. Which works will be on display?
“The Smallest Heart’s Desire” è una mostra presso La Petite Mort a Ottawa, è un’esplorazione della mia propria identità, ma vista dall’esterno, come se fossi un personaggio di una commedia o di un’opera teatrale. Ho guardato per qualche tempo al concetto di misantropia attraverso la mia arte, e questa serie di quadri continua quell’esplorazione. Tendo quasi a vederla come una continuazione della mia precedente mostra personale dal titolo “The Misanthrope” (ottobre 2012, Beers.Lambert Contemporary a Londra) e ho usato soggetti che agiscono come doppioni di me o che mi rappresentano e aprono questi confini ad un grande pubblico. Mi piace il concetto di artista come performer, la pittura come una performance, e l’idea piuttosto banale che come esseri umani tutti noi indossiamo maschere in una certa misura. Ho preso in considerazione come esplorare l’idea della mia propria identità attraverso una lente, una volta che venga rimossa, come le increspature si muovono verso l’esterno da una fonte iniziale. È così che ho vista questa serie di quadri. Inoltre, è una storia dal colore molto più caldo di come sono abituato a lavorare, tutto è molto più accogliente e silenzioso. Penso che il mio pubblico troverà alcune delle opere piuttosto sperimentale e sorprendenti. I lavori sono un po’ più piccoli in scala di quelli che di solito creo e ho pensato che fosse un punto interessante di partenza. Il titolo fa proprio riferimento alla scala delle dimensioni delle opere, tanto quanto fa riferimento a ciò che io considero le mie carenze personali. Non penso di essere così male come persona, ma siamo tutti più duri con noi stessi, no? / “The Smallest Heart’s Desire” is an exhibition at La Petite Mort in Ottawa; is an exploration of my own identity, but viewed externally, as though I am a character in a play or theatre. I have for some time looked at the concept of misanthropy through my art, and this series continues that exploration. I almost view it as a continuation of my previous solo exhibition entitled The Misanthrope (October 2012, Beers.Lambert Contemporary in London, UK) and I have used subjects that act as doubles, or performers, to represent myself and open these confines to a larger audience. I like the concept of the artist as performer, the painting as a performance, and the rather banal idea that as humans we all wear masks to a certain degree. I have been considering how to explore ideas of my own identity through a lens once-removed, like ripples moving outward from an initial source. That is how I view this series. Furthermore, it’s a much warmer colour-story than I am used to playing with…everything is very warm and muted. I think my audience will find some of the works quite experimental and surprising for me. The works are a little smaller in scale than I typically create, and I also thought that was an interesting source of departure. The title references the scale as much as it references what I see as my own personal shortcomings. I’m not that bad a person, but we’re all toughest on ourselves, aren’t we?
Puoi descrivere il tuo lavoro in generale? Come potremmo definire i tuoi quadri? / Can you describe your work in general? How could we define your paintings?
Mi considero un artista astratto, tuttavia, io amo sempre il soggetto del mio lavoro. Vedo la mia ricerca come un camminare sulla linea tra figurazione e astrazione. / I consider myself an abstract artist, however, I love my subject matter. I view my pursuit as walking that line between figuration and abstraction.
Dal momento che questo blog è molto legato al fashion world. Quale pensi che sia il rapporto tra arte e moda? / Since this blog is a lot related to the fashion world. Which do you think is the relationship between art and fashion?
Questa è una cosa alla quale ho pensato molto di recente a seguito della mia collaborazione con Harvey Nichols per le loro vetrine a Londra, per le quali ho realizzato sei nuovi dipinti di grandi dimensioni. Ho iniziato a guardare alla moda più direttamente come fonte di ispirazione: i colori, i disegni, i messaggi in essa contenuti. Penso che sia l’arte, sia la moda riguardino la comunicazione – entrambi intenzionati a raccontare una storia alla gente attraverso il colore, i patterns e il design. Penso che l’arte abbia insito un messaggio politico, ma la moda può essere altrettanto politica e storicamente lo è stata. Come società, immagazziniamo tantissimo attraverso i nostri sistemi visivi, la totalità della storia dell’arte racconta il nostro mondo attraverso oggetti d’arte, ma anche attraverso la moda, quasi come un racconto. Penso che i due mondi siano indissolubilmente legati e riflettano il reciproco movimento verso il futuro. / This is something I have given a lot of thought to recently as a result of my collaboration with Harvey Nichols for their storefront windows in London, for which I did sei new large-scale paintings. I began looking at fashion more directly as a source of inspiration: the colours, the designs, the messages therein. I think both art and fashion are about communication – we are both concerned with telling a story to people through colour, pattern, and design. I think art is a political message but fashion can be just as political and has been historically as well. As a society, we encapsulate so much through our visual systems- the entirety of art history retells our world through art and fashion, almost as a story. I think they are inextricably linked and reflect each other moving forward.
Progetti per il futuro? / Plans for the future?
Per il futuro ho in programma la mia prima mostra nella mia città d’origine, Regina in Canada, nel mese di ottobre, e mostre personali a Città del Capo (gennaio 2014), New York (maggio 2014) e Londra nell’autunno del 2014. Si parla anche di mostre personali a Copenhagen e a St. Petersburg. / For the future I have my first institution show in my hometown of Regina Canada in October, and solo exhibitions in Cape Town (January 2014), New York City (May 2014) and London in the Fall of 2014. There is also talk for solo shows in Copenhagen and St Petersburg.
To learn more about the artist and his exhibition at La Petite Mort Gallery you can read it here www.lapetitemortgallery.com/may-2013/