La tradizione affezionata è solita attribuire al grande Andy Warhol una delle profezie più azzeccate riguardo al futuro a lui prossimo, quello che per noi è un presente continuamente in evoluzione: “nel futuro ognuno sarà famoso nel mondo per 15 minuti”: segno che la brama e la possibilità di celebrità ribolliva nelle intenzioni delle genti non fornite della pregiata etichetta di Vip già svariate decadi fa.
Oggi, infatti, che i confini tra il mondo patinato delle celebrities e quello delle fashion addicted più attentamente appassionate si sta sempre più assottigliando, quella brama di celebrità profetizzata si è rivelata in tutta la sua concretezza variegata declinata nelle mille sfumature della daily routine: ciò significa che ha decisamente bisogno di un guardaroba adatto per solcare il palcoscenico della quotidianità.
A soddisfare una tale necessità ci ha pensato il brand italiano Aniyel Ry, che ha appena fatto il suo debutto ufficiale nell’universo fashion con la collezione dedicata alla prossima Primavera-Estate 2018.
Nonostante il nome dall’allure un pizzico esotica, il marchio Aniyel Ry ha per l’appunto origine italiana: milanese, ad esser precisi, città della sua fondazione e per questo specchio di un’identità fortemente allacciata al ruolo potente che lo stile riveste nel lifestyle comune, con una mischia di creatività e dinamismo di vita in città.
La collezione p/e 2018 è un vera dichiarazione d’intenti con dentro una dedica che ha il sapore di un gesto di galanteria squisitamente contemporaneo: le creazioni, che del brand Aniyel Ry sono la rappresentazione delle intenzioni, son tutte dedicate alla donna contemporanea, colei che tiene sempre più stretta nel pugno la consapevolezza della sua importanza, della sua unicità che poco la distanzia da quella leggendaria aura di celebrità delle star che solcano i red carpet internazionali.
Ogni donna è a suo modo una star e per questo merita di essere celebrata nel suo personalissimo palcoscenico: questo il fil rouge della collezione, che a sua volta si allaccia ad un altro filo conduttore, un altro omaggio, stavolta diretto ad una celebrità vera che la moda l’ha plasmata a suon di trovate di stile visionarie, ovvero gli anni Sessanta vestiti dalle invenzioni di Paco Rabanne.
Et voilà, in un’atmosfera d’ispirazione che va a cercare la forza del futurismo in un’era passata mai del tutto sopita, prendono forma abiti assai corti e assai glam, completi pantalone, capispalla appuntiti, top scolpiti tutti percorsi da decori dal bagliore metallico che rievocano quelli del grande maestro.
I tagli sono netti, attraversati da squarci che aprono finestre sensuali sulla pelle nuda: la palette è bianca, di quel bianco ottico che porta l’immaginazione negli spazi intergalattici, dove arrivano anche intarsi di tessuto fucsia e arancio a dare vitalità all’insieme.
Le stoffe sono pregiate, ma in quanto impiegate in ottica contemporaneo-futuristica, sono mescolate ad interventi techno con la gomma e il neoprene; gli accessori sono anch’essi gesti di auto-affermazione stilosa, come le borse geometriche profilate da bagliori metallici e i sandali dal tacco vertiginoso: da vere star dei palcoscenici più scintillanti del globo!