“Una stagione di luce, levità e ritorno alla felicità. Il cuore è sollevato da numerosi cambiamenti…”
Sembra quasi di udire quella tipica voce consapevole che proviene da chi sfoggia una lunga esperienza nell’elaborare oroscopi, nevvero?
“Sottili differenze esprimono chi siamo. Ora appena accennate, ora in movimento.Ispirano il rinnovarsi del nostro io…”
Oh, qui il tono di quella voce si fa più caldo, s’incammina nella delicatezza sobria dell’intimità, dove sembra quasi elaborare e restituirci una divinazione mascherata da suggerimento affettuoso.
“Rivedi un pensiero taciuto…“
Eccolo il suggerimento, ma in realtà è un indizio per cogliere appieno il carosello di abiti che segue questa introduzione: ovvero la collezione firmata Anteprima, che appartiene alla stagione Primavera-Estate 2018!
Si necessita per caso di un secondo indizio? Et voilà.
Il brand Anteprima l’anno 2018, che per noi appartiene al futuro prossimo venturo, ma che per gli stilisti è ormai ieri, e sulla passerella è un brevissimo frammento di presente, compirà 25 anni: un quarto di secolo da quando Izumi Ogino, che del brand è la mente instancabile e il cuore profondamente appassionato, prese la fatidica decisione di fondare a Milano non solo un marchio di moda prêt-à-porter femminile, ma un universo di stile dove la poetica di rigore e suggestione silente nippoca si fondesse alla perfezione sartoriale tipica del Made in Italy.
Il risultato è un successo longevo e crescente meritatissimo, perché interamente dedicato a celebrare la femminilità nella sua mischia bellissima di potere e grazia: nella sua vanità d’apparenza che in realtà è passione per il lusso del bello e ben fatto, è capacità di far svanire le barriere geografiche per prediligere l’incontro tra le culture e l’arricchimento della propria persona.
La donna che Anteprima veste da ben venticinque anni è un’opera d’arte in evoluzione costante: una viaggiatrice di quei territori che si schiudono quando ci si immerge nei contrasti.
Quelli che fanno bene.
Eccolo svelato il significato delle frasi d’apertura di questo racconto, che sono anche l’ouverture scritta alla collezione p/e 2018: Izumi Ogino compie un viaggio nelle rimembranze dei venticinque anni di Anteprima, conferma il suo amore per i contrasti che ha il valore del saper apprezzare le differenze, rinnova la sua poetica di métissage culturale dove le sue origini giapponesi emergono in modo genuino e guidano la felicità percepita fin sotto la pelle di questo importante traguardo raggiunto.
Nella moda, e nella vita: un equilibrio mai fermo, ma sempre in riassestamento, come tutti gli abiti che sfilano sulla passerella sfoggiando asimmetrie magistrali, a volte sensuali quando il tessuto si squarcia per rivelare la pelle, a volte giocose quando sembrano quasi sciogliere le linee degli orli come un gelato fresco si scioglie al sole.
I contrasti si diceva: sono i blocchi di colore, che alle più avvezze con la storia dell’arte imponente possono ricordare le opere di Mondrian, ma allo stesso tempo sono un divertissement ludico che dà sostanza alla felicità delle intenzioni.
Ma sono anche le spalle scoperte bilanciate da maniche così lunghe da ingoiare il braccio rimasto, la rigidità scultorea della plastica decorata sulla stoffa fluida, gli inserti trasparenti e la pelle così metallica da diventare uno specchio, i sandali rigorosamente platform per agganciare a terra tanta leggerezza.
E dopo tanta levità, il primo colpo di scena finale: l’abito cosparso di paillettes argento come solo una dea lo indosserebbe. Ed il secondo colpo di scena: la comparsa in scena di Hello Kitty rivestita anche lei di paillettes. Dopotutto, in virtù dei contrasti, la donna sa ancora godersi i giochi deliziosi di bambina.