È appena terminato. È uno degli eventi di punta delle agende milanesi.
Il Salone del Mobile unisce design ad arte e moda, in un’ atmosfera più che unica che rende ogni anno l’evento diverso da quello precedente.
In questa atmosfera si colloca il concetto di design sartoriale legato alla collezione di Armani.
Il designer ha esposto in Corso Venezia in un ambiente nuovo, appena acquisito e oggetto di una profonda trasformazione, l’allestimento temporaneo permetteva di accedere in anteprima alla collezione.
L’atmosfera scenografica ha richiamato in ogni dettaglio l’anima della collezione: il nero profondo dei muri e il grigio scuro del pavimento in pietra di Bedonia hanno fatto da contrappunto ai pannelli chiari a tutta altezza in rete sottile stampata con i motivi della collezione, che creano ideali divisioni tra gli ambienti.
Grandi lanterne in delicata garza semitrasparente appese al soffitto riportano, sui quattro lati, la stampa con i nuovi accessori.
La vista dall’esterno viene celata da teli chiari e leggeri a stampa bamboo che rivestono le vetrine, lasciando filtrare, ammorbidendola, la luce naturale.
I Mobili sono come microarchitetture. Minimalismo, sobrietà, purezza della linea attirano l’attenzione sulla qualità dei materiali impiegati e sull’elegante riduzione degli spessori, sottolineati dalle nuove rifiniture.
La texture diventa un inno alla materia, come la lacca Himalaya lucida, con le sue scansioni geometriche – in contrasto con la trama naturale della carta in rafia, la lacca metallica argento percorsa dalle venature del legno, quella ottone millerighe e quella in oro bianco.
Il progetto di Armani/Casa permette di arredare un’abitazione da sogno, esplorando il senso della leggerezza, che traspare ammirando i tanti elementi di arredo proposti in collezione.
Il mobile bar, il tavolo ovale Lewis, la libreria Freud, inera intarsiata e ottone naturale satinato, viene proposta in noce canaletto e ottone chiaro satinato.
Così come Egidio, il tavolino basso in pergamena naturale, viene declinato in noce canaletto, lacca metallica rigata e ottone chiaro satinato.
Dettagli d’autore: prendono forma nella linea tablewear.
Realizzato in porcellana di Limoges la cui trama ricorda quella di un tessuto, il servizio di piatti Louis è decorato in oro e platino.
Tovagliette dalle forme macro si sostituiscono a quelle più formali ed emergono i calici in vetro di Murano: il risultato è un mix tra richiami orientali, in cui la fa da padrone il fiore di loto, e disegni dell’architettura contemporanea.
Infine, il mondo Armani per la casa è anche sinonimo di tessuti.
Ad alcuni colori come il rosso rubino, il verde giada e il blu zaffiro, si aggiungono l’oro e il grigio fumé.
Decorano la collezione sognanti paesaggi giapponesi, mentre le carte da parati incarnano la vera essenza del “vestire” la casa.
Spicca l’oro, i temi più freddi, le ispirazioni bohémien.
La contaminazione con il mondo della moda è completa e la collezione casa, tutta da scoprire.