Arnoldo][Battois: un duo da scoprire!

A leggere il curriculum di Silvano Arnoldo e Massimiliano Battois c’è da rimanere piacevolmente affascinati. Il background dei due veneziani, che si sono conosciuti alla Facoltà di Architettura proprio della città veneta, scoprendo subito il medesimo amore per la moda, comprende molti nomi importanti, in Italia e all’estero. Giovanissimi nello staff di Mila Schön, l’approdo al gruppo Marzotto, la collaborazione con Laura Biagiotti, poi la Parigi di Scherrer per Silvano e di Cardin per Massimiliano, il ritorno in Italia e la lunga collaborazione con Roberta di Camerino. Dal 2001 hanno un loro spazio a Venezia da dove propongono accessori e capi con il marchio Arnoldo][Battois, con il quale a Luglio 2010 sono finalisti al prestigioso concorso ‘Who’s on next?’, sponsorizzato da Vogue.

Toni nuetri, cipria e grigi chiari, ma anche rame e corallo, per le borse della p/e 2011 che trovano ispirazione in un mondo naturale, quello di lucertole, granchi ed elefanti di ottone che dagli antichi portoni veneziani si trasformano in particolari per accessori ‘must-have’. Materiali preziosi e lavorazioni artigianali per architetture dinamiche, che ci convincono sempre più di come la creatività italiana riesca a riservarci sempre piacevoli sorprese, di altissima qualità. 

Potevo non essere curioso di questo duo così interessante?
Alla vigilia della loro presentazione milanese, durante la settimana della moda donna che si terrà fra pochi giorni, li ho incontrati.

Ritratto di Massimiliano Battois e Silvano Arnoldo

 

Come è nata la linea e soprattutto per quale motivo avete unito i vostri percorsi? Dopo aver frequentato la Facoltà di Architettura IUAV di Venezia, intraprendiamo un percorso lavorativo comune costituito da numerose esperienze in Italia e all’estero. Il banco di prova fondamentale per la nostra crescita professionale è stata la lunga collaborazione con Roberta di Camerino, che ci ha resi pronti per intraprendere un nostro cammino autonomo. Nel 2001, consapevoli dell’esperienza professionale acquisita in diversi anni di lavoro, abbiamo accettato la sfida di creare una collezione di accessori con un nostro marchio e di testarla in prima persona aprendo uno spazio a Venezia.
 
Il modello Falena
 
Il modello Elefante
 
Dalle borse ad una linea che comprende in realtà anche altro, quanto è difficile riuscire ad imporsi in un momento come questo e partendo da una città – Venezia – che è al di fuori dei canonici circuiti di moda? Il percorso creativo con cui inizialmente è stata realizzata la collezione di accessori ha permesso di sviluppare parallelamente anche una collezione di abiti, pensati quasi come accessori, strutture essenziali capaci di definirsi e valorizzarsi solamente attorno alla figura umana. Il fatto che questo progetto non sia sviluppato in una città come Milano non è per niente limitante, soprattutto in un epoca in cui la tecnologia ha da tempo annullato le distanze. Dal punto di vista realizzativo è invece un vantaggio poter lavorare a stretto contatto con la Riviera del Brenta, concentrato di conoscenze tecniche e artigianali di realizzazione di accessori ad altissimo livello. Venezia inoltre è la fonte ispiratrice di questo progetto, è il luogo della sedimentazione storica e della contaminazione culturale, è la Wunderkammer che fa riscoprire il passato per progettare il futuro.
 
Il modello Gunsenn
 
 
Il modello Musashi
 
 
Mi raccontate l’esperienza di ‘Who’s on next?’? Abbiamo deciso di confrontarci con l’edizione 2010 di questo concorso per cercare di avere un riconoscimento e una visibilità che da soli non avremmo potuto ottenere. Questa occasione ci ha permesso di riassumere il percorso fin qui compiuto proponendo alla commissione una sintesi di quasi 10 anni di lavoro e la proposta per la prossima collezione p/e 2011 e, visto il risultato, questo è stato molto apprezzato!
Se non erro fra le proposte fatte al concorso c’era anche una scarpa, molto particolare… Abbiamo scelto di proporre un accessorio che non rispettasse necessariamente i canoni “commerciali”, dato che un concorso come questo dovrebbe richiedere una forte percentuale di sperimentazione e innovazione; è stato il nostro un atto provocatorio per far capire come la moda, per evolversi, debba necessariamente entrare in contatto con altri mondi come quello del design, sperimentando forme e soluzioni non ancora esplorate.
 
 
 
Quali aspettative e idee avete in serbo per il futuro? La collezione sarà ora presentata a Milano, durante la settimana della moda, nel corso di un evento organizzato da Vogue Italia e Vogue America. Saremo presenti a Palazzo Morando il 22 e 23 settembre. Sarà questa l’occasione di mostrare direttamente il nostro lavoro ai più importanti buyers e alla stampa internazionale, con la speranza di instaurare una serie di contatti che possano sostenere la collezione. E siamo già al lavoro per la prossima!
 
Il modello Saihai
 
Il modello Tessen
 

 

Il modello Moeca

  1. Donatella Rispondi

     Molto interessante!Mi piacciono i modelli Moeca e Saihai (ricorda l’interno di un pesce :D),quest’ultimo soprattutto per il manico originale! :) Mi chiedo se i nomi abbiano un significato o siano inventati… 

  2. michele... Rispondi

    …assolutamente desiderabili…interessante il duo…mi piacciono elefante e saihai…desidero e voglio!!!

  3. Stefano Guerrini Rispondi

    @Dona, mi posso informare e te lo dico…anche se nel caso di designer così bravi non penso che nulla sia legato al caso :O)@Dea mi informo?

  4. massimo Rivaben Rispondi

     assolutamente nuovo il concetto di interpretare …la bellezza….e il buon gusto nel panorama della moda…a volte poco stimolante….complimenti!!!

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