“L’autenticità è qualcosa che viene naturale a Bally, noi selezioniamo le migliori tecniche dagli archivi del brand e le mescoliamo con le più recenti innovazioni per creare pezzi capaci di essere al tempo stesso senza tempo e assolutamente moderni”, così racconta Pablo Coppola, creative director di Bally, del suo lavoro per il marchio svizzero. E a ben osservare la collezione maschile per la s/s 2015 è facile notare come un design sofisticato, un’ottima ricerca sui materiali, che ha la qualità come elemento principe, e la praticità come obiettivo si fondano in proposte che non amano mai il lusso gridato, preferendo un understatement chic e portabile.
Ho desiderato ogni accessorio visto durante la presentazione della collezione Bally durante la passata fashion week maschile a Milano, è stato facile per me immaginarmi in giro per appuntamenti con la shopping dal sapore minimal, che però nei manici ha annodato un piccolo foulard come unico vezzo, o nel tempo libero con le sneakers tennis in pelle bianca. Ma ho trovato bellissima anche la ventiquattrore bicolor, che mi ha fatto desiderare avere un ufficio tutto mio, e amato il denim, in particolare il giubbino dal sapore vagamente Fifties. Deliziose le stampe che ricordano la pigiameria, così come i tessuti a checks, e supercool il monogram B sui tanti accessori in pelle.
Insomma, come avrete capito, potrei andare avanti all’infinito. E prendendo spunto proprio dalla seconda lettera dell’alfabeto: B, come Bally, ma anche come Bravo Pablo. Che convince con una collezione piena di must-have!
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Gli scatti still life della collezione Bally per la p/e 2015 realizzati, come tutto il look book, da Paul Wetherell
Per saperne di più www.bally.it
