Abbiamo già conosciuto Borgenni, giovane marchio, arrivato con la p/e 2015 alla seconda stagione, grazie all’intervista che realizzai per webelieveinstyle pochi mesi fa.
Il marchio di Erik Manfredi e Alessio Sponsale era stata una bella scoperta, perché conoscevo Erik e il suo percorso come modello e stylist, ma non ne sapevo le doti di designer, che mi hanno conquistato subito. Con piacere quindi sto ammirando la crescita e la maturità che traspare da questa nuova stagione del brand.
Ho raggiunto Erik per farmi raccontare quali le novità legate a Borgenni e quali il must-have fra le nuove proposte.
“La nostra borsa iconica è diventata la Sei,” mi racconta Erik, “tanto riconoscibile grazie a quello che ad oggi è diventato il nostro logo.
Quel motivo a tubolare che raffigura un’onda, un percorso che si trasforma in un segno sulla pelle ricco di curve che identificano le nostre esperienze, le mie e quelle di Alessio, mio socio nell’avventura Borgenni.
Ma il logo assume un altro significato, quello che non avevamo avuto il coraggio di dire alla prima stagione!
Infatti quel movimento sinuoso identifica anche un utero che accoglie e genera qualcosa di nuovo!”
“Per i colori della nuova collezione ci siamo ispirati alla palette cromatica dei quadri di Mondrian,” ha poi continuato il giovane designer, “quindi i suoi colori puri e primari come il giallo, il rosso, il blu e il nero.
A questi abbiamo aggiunto i colori che ci rappresentano e che raccontano il nostro trascorso, legato al mare e alle colline toscane, pensando all’energia dell’estate, per questo in collezione trovi anche tonalità come il lime, il lilium, il blu oceania, che ricorda il blu al chiaro di luna.
Il tutto rispecchia quella sintesi di eleganza e modernità che trovano nella qualità, espressa nell’utilizzo di pregiato vitello liscio, morbido nabuk e esotiche pelli di rettile, un’altra componente del mondo Borgenni.
Mondo che è rigorosamente made in Italy.”
Condivido con voi alcune immagini della collezione, augurandomi che presto Borgenni arrivi non solo nei cult-shop più importanti al mondo, strada che sta già percorrendo, ma si imponga come nome di punta di questa nuova ondata di giovani designer italiani alla conquista del mondo. Io sono un fan della prima ora…e voi?