Cangiari s/s 17: tra artigianalità e innovazione

Cangiari è un brand italiano la cui mission si basa su tre punti essenziali.
Il primo, unico di per se, è portare avanti la tessitura della tradizione calabrese, un’arte di origine greco – bizantina, che permette una personalizzazione estrema dei capi.

Il secondo punto è la sostenibilità ambientale.
Tutti i tessuti e i capi Cangiari sono realizzati con materiali e colorazioni biologiche, per il massimo rispetto dell’ecosistema e del benessere di chi li indossa.

Il terzo punto si riassume in una parola: Etica.
La filiera di produzione è totalmente made in Italy, formata dalle cooperative sociali del Gruppo GOEL che si prendono cura delle fasce più deboli e operano per il riscatto del territorio. 

Non ci sarebbe altro da aggiungere, dato che questi tre punti racchiudono i principi di un brand che si distingue nello scenario fashion come virtuoso, e questo basta ad accendere la curiosità, ma uno sguardo alla collezione conferma le attese: la collezione primavera/estate 2017 del brand vede i pregiati tessuti a mano, fluidi e leggeri, accostarsi alle trasparenze dell’organza e alla purezza di cotone e seta, dando vita ad abiti, top e bluse.

Il gusto è vagamente etnico, con un’identità retró: tratti di blu e amaranto si dispongono in greche e decori su tele nere e bianco luna.

La lavorazione del telaio a mano è percettibile ad un primo sguardo, il modo in cui i filati si adagiano uno di seguito all’altro creando piccoli scorci e trasparenze, rende ogni creazione unica.

Gli abiti in seta plissettata a mano si lasciano avvolgere da scialli resi speciali dalle lavorazioni artigianali arricchite da stramature e ricami.
Le spalle sono libere da capi strutturati e le maniche diventano morbide fasce dagli originali dettagli sartoriali. 

Il controllo totale della filiera permette livelli di personalizzazione altissimi.
Questa è la storia di un marchio di moda etica di alta gamma da tenere sott’occhio, perché preserva la tradizione, perché sostiene l’innovazione e perché, con uno sguardo al passato, costruisce la storia del futuro della moda. 

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