Il mio amico giramondo, personaggio che spesso cito ed è ormai familiare a chi legge questo blog, è una delle persone che più mi è care. Dietro al suo fare schivo si cela una persona timida, ma molto presente, potrei dire con un grande cuore, ma so già che poi lui mi dirà che sono il solito sentimentalone da romanzo d’appendice! Comunque sia l’amico giramondo è una dei miei punti di riferimento, personali, ma anche di stile. Ecco alcuni particolari del suo look british-chic con cui mi ha accompagnato per defilè.

Pubblicato dalla Sperling & Kupfer già da un po’, io ho ricevuto in dono e letto questo libro proprio in occasione del Natale appena trascorso. La mia Giannetta Paltrova ha pensato che il testo fosse più interessante per me che per lei e lo ha gentilmente passato al vostro fashion guru preferito. Io me ne sono follemente innamorato! "Bucce di banana", traduzione dell’originale – e ben più ironico – "Red Carpets and other banana skins", non è altro che la biografia di Rupert Everett. Io l’ho letto in un colpo solo, complice un noiosissimo viaggio in treno (per qualcosa… Leggi tutto »

Guardo questa foto scattata da Jean Baptiste Mondino a Karl Lagerfeld, per un vecchio Numerò Homme e penso che avrei bisogno anche solo della metà delle energie che hanno guidato Karl in questi anni, nelle sue tante attività, da quella di stilista di molteplici collezioni a quella di fotografo, passando per il suo ruolo di editore con 7L e così via. Io mi sento vecchio e ho la metà dei suoi anni. Aiuto! Forse necessito di rigenerarmi dirante queste vacanze natalizie. Che dite?!

La sigla è stata uno dei miei incubi infantili, bellissima, ma troppo drammatica, mi metteva tensione sempre, era di John Barry e divenne una delle colonne sonore tv più note. I due protagonisti erano due attori famosi, nella serie amici, seppur molto diversi, rivali con le donne e impegnati in rocambolesche avventure, di spionaggio e affini, su auto di lusso, il tutto condito da humour inglese e un guardaroba strepitoso. “The persuaders!” da noi divenne “Attenti a quei due”, serie amatissima, come idolatrati erano i due in questione, un Tony Curtis un po’ in declino e un Roger Moore reduce… Leggi tutto »

Il titolo italiano "Cuore e batticuore" non è che fosse particolarmente rappresentativo, l’originale "Hart to Hart" sottolineava il confronto fra i due membri di una coppia, i coniugi Hart appunto, ma ammiccando nella pronuncia al significato più malizioso e curioso di "Cuore a cuore", da lì la genialata italica e il nostro bellissimo -si fa per dire- titolo. Se la lei del duo, Stefanie Powers, poteva per outfit e glamour gareggiare con le star di "Dinasty", quello che io elessi a mia icona assoluta di eleganza eighties era Robert Wagner, il miliardario signor Hart. Le sue cravatte regimental, i suoi gilet doppio petto, le… Leggi tutto »

Ma, secondo voi, il Pilati farebbe cambio con me anche solo per un giorno??? In fondo che gli costa, il nome rimane anche lo stesso!!!

PS: per quanto io mi sforzi la sahariana non mi sta così bene, la giacca non sembra che mi sia stata disegnata sul corpo, come invece sembra indossata da lui, se poi metto i calzini viola o se mi appunto un’orchidea al taschino sembro un idiota totale. Protesto formalmente con chi mi ha dato questa fisicità (io non sono obeso, sono ‘curvy’, come direbbero su Vogue Us)…

Linda Evangelista + Steven Meisel + Gianfranco Ferrè: una MERAVIGLIA ritrovata!

Mai soprannome fu più azzeccato! Ci ho perso una sera, e ne valeva davvero la pena, a fare ricerca iconografica su Steve McQueen, protagonista di molti film importanti, fra questi "Il caso Thomas Crown", dove con Faye Dunaway è l’emblema dello stile e dell’eleganza anni sessanta, ma anche "L’inferno di cristallo" che il vostro fashion guru preferito vide da piccolo ed è tuttora una delle pellicole che più mi fanno stare in tensione (e protagonista di una scena memorabile anche l’attrice che poi divenne l’odiosa Stephanie Forrester in "Beautiful", se vi capita di rivederlo provate ad indovinare chi è!). McQueen è scomparso… Leggi tutto »