Cheap Monday a/i 2017: Detroit, il Costruttivismo e l’inossidabile slim fit jeans

“Everything will be okay in the end. If it’s not okay, it’s not the end”: ebbene sì, ha esordito nella mia mente così, sarà forse perché questa è un’occasione d’incontro con quella sorta d’ispirazione che si rivela densa nonostante sia intessuta in capi dalla superficie fin troppo quieta e cool per nascondere un’insospettabile funzione di messaggera.
Eppure, l’aver scrutato ben bene la nuova collezione annunciata da un brand assai celebrato ha fatto spuntar alla mente tal citazione, anch’essa arcinota eppur mai come oggi assai necessaria: “Tutto andrà bene alla fine. Se non va bene, allora non è la fine”.
Il brand in questione? Basta il nome: Cheap Monday! E la collezione? Quella dedicata alla prossima stagione fredda: l’Autunno-Inverno 2017, a cui si allaccia anche la speciale linea Under Construction!

A dirla davvero tutta con la sincerità dell’approfondimento che va a scavare instancabile nella memoria fashion: la storia stessa di Cheap Monday ha sempre impugnato questo mood, sin dall’inizio.
Ovvero sin dall’esordio in quel lontano anno 2000 dove il celeberrimo marchio must have sigillato dal logo col teschietto era ancora una scommessa di moda nella forma di negozietto nei sobborghi di Stoccolma.
Oh yes, uno store aperto per diletto e passione solo durante il fine settimana, ma che sin da subito ebbe un successo che lo portò dalla periferia al centro città e dal nome di Weekend ad essere ribattezzato Weekday. Ecco, proprio qui nacque una nuova scommessa: stavolta in forma di denim dalla qualità alta, dalla coolness slim fit irresistibile e dal prezzo così equo da essere irrinunciabile.
Il resto è storia, must have di qualsivoglia guardaroba ed espansione di fama e collezioni.

La collezione a/i 2017 prende questo mood e lo mette in una scatola dei ricordi storici e sociali: ovvero in un’ispirazione che vola in America e atterra nella città di Detroit, per lasciarsi raccontare la sua eterna epopea di città fluttuante tra la bancarotta devastante e l’istinto testardo di rinascita che proprio in questi ultimi anni sta mettendo radici solide di positività.
Un’immagine di approccio alla vita ottimistico, che Cheap Monday narra in creazioni svelte e easy nelle forme, attraversate da quel touch underground che da sempre le distingue: maglie a coste, tagli a laser, combinazioni mesh-cotton, giacche trapuntate, bomber e dettagli “upside down”, tra cui s’inseriscono i celebri must have del brand, ovvero i jeans slim fit nei modelli Audic e Sonic.

Ma, “it’s not the end”, appunto: perché alla collezione a/i 2017 si aggiunge anche la linea “Under Constructivism”: una sorta di mashup nato dall’incontro tra il guizzo di gioventù odierna e quel Costruttivismo storico dove l’arte andava a prendersi i materiali nello sviluppo industriale e incaricava le opere di essere utili alla società.
Una collezione di pezzi dove tale ispirazione torna con il rosso, il bianco, il nero, le strisce nette e i blocchi di colore, le stampe fotografiche e i grafismi. 

Ed il teschietto: of course!

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