Ormai, si sa, la settimana della moda non è più circoscritta alle quattro big top cities del fashion system (Milano, Londra, Parigi e New York), ma è andata oltre… riuscendo ad inglobare nella sua magica texture mete mai pensate in passati lontani.
“Altrove” di moda si continua e si incomincia a parlare.
E lo si fa sperimentando, e ponendo la massima innovazione nel minimo dettaglio… forse proprio per differenziarsi da panorami ormai fin troppo austeri e consolidati.
Oggi a parlare di innovazione è la Svezia in occasione della Stockholm Fashion Week 2015.
È qui che ha deciso di sfilare il brand Cheap Monday, portando in passerella reminiscenze di un’estetica punk viste da una nuova e più ampia prospettiva.
Il look da “naufrago”, così lo definiscono gli stessi direttori creativi del marchio, propone outfits sia maschili, sia femminili.
Una miscela dai sapori tribali dal retrogusto punk: maxi toppe, calzini strappati in stampa tromple l’oeil, tessuti apparentemente rudimentali che sembrano dismessi e reinterpretati in chiave casual alludendo al trasandato/chic.
E qui sta il genio: nell’approccio metaforico dell’abito che, pur valendosi della sua integrità punk-casual, continua a rimandare a qualcos’altro.
Se dovessimo identificare con una parola chiave la collezione, questa sarebbe “allusione”, intesa come capacità di saper leggere dietro le righe, di non limitarsi semplicemente al guardare, ma riuscire ad andare oltre per “vedere”.
Ciliegina sulla torta?
La live performance di Dolores Haze ha accompagnato la falcata di modelli e modelle in una passerella addobbata da lingue di fuoco.
“We Did Everything Adults Would Do (What Went Wrong?)” è lo slogan provocatorio lanciato da Cheap Monday nel presentare la collezione.
Se si esigesse una risposta noi di webelieveinstyle risponderemmo sicuramente: “Nothing’s wrong. This was absolutely PERFECT!”.