Ci sono occasioni che serbano quel particolare grado di fascino misto a sorpresa come fosse un’impilata di scatole cinesi da scoperchiare una dopo l’altra, o una matriosca da scomporre per scoprire che volti nasconde per poi stupirsi ad ogni rivelazione: ecco, l’evento che il 14 dicembre al Circolo Filologico di Milano ha celebrato la maison Fragiacomo e il suo pregiato raggiungimento di ben sessanta anni di squisito Made in Italy ha riservato un simile effetto domino di sorprendenti piacevolezze!
Sei decenni di successi brillanti, sei per dieci volte in cui una tradizione preziosa si è rinnovata e spalancata alla cultura ampia a partire dalla scarpa, l’oggetto che di Fragiacomo è il cuore produttivo pulsante e il punto di avvio di un mondo in costante e ammirevole espansione: un pedigree così importante merita innanzitutto una monografia che lo racchiuda e lo racconti, e un pubblico vasto che l’accolga entusiasta.
Proprio la monografia è stata la punta di diamante della celebrazione, con essa una mostra bellissima a decorarla, e un corollario di ospiti illustri a goderla: il volume monografico è stato affidato alla nobile cura di Giusi Ferré e Federico Poletti, e tra le sue pagine raccoglie e custodisce la narrazione corale del heritage del brand condotta da protagonisti rilevanti della moda, del costume e dell’arte.
A far da amplificatore speciale al racconto delle pagine, come accennato, un racconto visivo composto dalle fotografie che di Fragiacomo ritraggono le creazioni di bellezza: opere che appartengono a nomi internazionali della fotografia e dell’associazione Obiettivo Camera, ovvero Maria Vittoria Backhaus, Gian Paolo Barbieri, Maurizio Galimberti, Giovanni Gastel, Piero Gemelli e Simone Nervi.
A questi si uniscono le interpretazioni pop delle stesse immagini ad opera di Fabrizio Sclavi.
E la storia, che di tutto ciò è motore pulsante? Beh, la storia di Fragiaomo è davvero una fiaba del Made in Italy, un pacchetto completo di eccellenze artigiane e protagoniste principesche nell’animo elegante: l’incpit avviene nella Roma degli anni cinquanta in cui splende la Dolce Vita per poi giungere anche nella Milano dello stile ammirevole, mentre nel mezzo abbraccia nomi sfavillanti come Audrey Hepburn, Virna Lisi, Federico Fellini, Grace Kelly … e tutti quelli che occhi sognanti possano immaginare!
Altrettanto numerosi e glitterati i nomi di oggi che all’evento hanno festeggiato Fragiacomo: dopotutto, il sogno bello scorre libero e applaudito al di fuori di ogni tempo.