Francesco ha poco più di vent’anni. L’ho conosciuto grazie ad un amico comune e all’inizio ho dovuto vincere una sua certa timidezza, poi abbiamo iniziato a parlare di moda e con entusiasmo mi ha raccontato della sua avventura con una linea appena nata, che si chiama Soul Skin. Dalla sua città, che è Ferrara, Francesco è pronto a conquistare il mondo, con idee ben precise sullo stile. Nonostante la giovane età però traspare la voglia di affrontare questo lavoro con umiltà, curiosità e la serietà di un professionista del settore. E questo mi ha colpito molto.
Conosciamo Francesco Ferrari e la sua Soul Skin.
Come ti sei avvicinato alla moda?
Sono sempre stato appassionato e attratto da tutto ciò che può trasmettere emozioni attraverso la creatività, dal cinema alla fotografia, passando per la musica e l’arte. Mi sono legato all’abbigliamento col passare degli anni molto probabilmente perché è l’ambito in cui mi sono divertito di più, essendo anche una sorta di valvola di sfogo. Disegnare un capo è un modo che ho di rilassarmi ed estraniarmi da tutti i problemi personali e della vita quotidiana. È quasi terapeutico.
Perché hai deciso di intraprendere un tuo marchio?
Ho iniziato a lavorare in una galleria d’arte a Ferrara, mi piaceva molto, ma sentivo di non essere soddisfatto, le mie ambizioni erano altre, volevo vedere realizzate le mie idee che fino a poco tempo prima erano solo disegni su un foglio bianco. Tutto questo però era bello da pensare, ma poi in sostanza la vedevo come una cosa impossibile, non avevo nessun punto di partenza o chi mi potesse aiutare per rendere tutto reale. Questa stasi personale è durata fino a quando non ho conosciuto Andrea Zanella, che ha alle sue spalle una grande esperienza nel settore dei pellami. Subito è iniziata una collaborazione per creare la linea d’abbigliamento.
Ci descrivi in breve la linea? Perché il nome Soul Skin?
Il marchio è l´emblema della mia persona, sia come forma, sia come significato. Un tratto pulito e intrigante che lascia spazio ad una visione dell´anima pura, ma difficile da capire a prima vista. Il nome Soul Skin deriva dal sottile legame fra l’anima che ci contraddistingue e la pelle, sulla quale vediamo scorrere la vita.
Sei molto giovane. Quanto è stato difficile per te iniziare? Quali le problematiche più grandi che hai incontrato?
Le cose non sono state semplici, anzi, ho dovuto insieme ad Andrea sacrificare diversi mesi nella ricerca di aziende, ne ho viste una ventina fra Ferrara, Carpi, Bologna e alcune nel Veneto, per scegliere quelle che mi potessero seguire in modo ottimale, anche se, una delle difficoltà più grandi è stata far conciliare il lavoro e i tempi delle diverse aziende. Essendo una realtà appena nata, vengo dopo rispetto ai nomi affermati da anni. Questa cosa sicuramente mi ha dato lo stimolo combattivo per andare avanti e arrivare poi alla realizzazione di questa prima collezione, uomo e donna, composta prevalentemente da capospalla in pelle con interni in pura lana, tagli puliti, ma con particolari aggressivi, come ad esempio la zip che aperta sul retro cambia vestibilità al capo, immagine su cui puntiamo molto per il futuro. Ma anche maglie misto cashmere e T-shirt con stampe studiate nei particolari, che riprendono i temi della natura e i miei pensieri personali.
Da dove arrivano gli input ispirativi? Quali i designer di riferimento e a chi pensi quando crei?
Non penso di avere dei designer di riferimento, apprezzo molto una figura come Rick Owens e tutti gli stilisti che reinterpretano il suo stile dark. Ma la cosa più giusta penso sia sviluppare il mio percorso personale e nuove idee per le collezioni future. La natura, più di tante altre cose, mi aiuta a lasciarmi andare a nuove idee, alle quali in città non penserei mai. Purtroppo non ho avuto occasione di viaggiare molto nella vita, forse perché non ho mai avuto stimoli lavorativi che mi dessero l’input per farlo, ma non ne faccio un dramma, sicuramente mi rifarò in futuro. Mi sono reso conto che quando disegno inconsciamente penso a quello che piacerebbe indossare a me o vedere addosso ad una figura femminile capace di cogliere la mia attenzione.
Quali i progetti futuri?
Da agosto inizierà una collaborazione fra Soul Skin e un ufficio di rappresentanza. La collezione p/e 2012 sarà composta prevalentemente da maglieria dalla struttura ricercata, ma senza trascurare la portabilità. I capospalla con pellami sottili e leggeri rimarranno comunque una colonna portante della collezione e come novità ci saranno diversi modelli di cinture. L’obiettivo principale è quello di arrivare ad avere un total look nei prossimi anni e una distribuzione nei multimarca più importanti d’Italia.
Dove possiamo trovarti e apprezzare la tua linea?
A settembre a Ferrara in via Carlo Mayr 42 aprirà lo show-room dove potrò esporre e studiare le collezioni. Sul web potete trovarmi nel blog: www.soulskinblog.blogspot.com
Tutte le foto della collezione in alto sono state realizzate da Mustafa Sabbagh.
Qui in basso un ritratto di Francesco Ferrari.