Collezione Zero è il nuovo inizio di Gianpiero Colombo.
Non parliamo solo delle suggestioni evocative create dal nome, ma di una vera e propria tabula rasa che il designer ha deciso di realizzare.
Dopo anni di esperienza al fianco di Gianfranco Ferré e molti “no” destinati a marchi di altrettanta rilevanza, Gianpiero torna alle sue origini di architetto e crea la collezione GPC – acronimo delle sue iniziali.
Nella sua primavera/estate 2015 imperversano i richiami alle forme lineari e geometriche, linee pulite che ormai è difficile trovare nelle dilaganti collezioni super estrose.
La laurea in architettura al Politecnico di Milano si fa “sentire” e si manifesta nell’accostamento tra design grafico e sensibilità per le arti decorative: dai piccoli dettagli neri sul retro delle sue T-shirts ai triangoli e quadrati intarsiati su camicie e gilet, sia in tessuto che in jersey. In altre parole, armonia delle forme geometriche.
Al pari delle forme utilizzate, anche i colori sono basici, puliti.
Solo il bianco ed il nero per la collezione “Zero”, anche per le litografie d’epoca stampate sulle T-shirts.
Il bianco predomina, o “still white” come lo stesso Giampiero preferisce chiamarlo, suggerendo quell’aria di rinascita e di rigenerazione che la nostra mente ricollega al colore della purezza.
Bianco come bandiera bianca, come pace con le vecchie armi della moda, come dialogo con i nuovi elementi dello stile; o ancora, bianco come scheda bianca per ricordare che non sempre è obbligatorio partecipare al gioco, che anzi talvolta è meglio astenersi.
Restando in tema di simbolismi, non si può non fare riferimento alla civetta che Colombo ha impresso sui tirelli delle zip.
Forse per fare riferimento ad Atena, dea greca della sapienza e della tessitura, che ne portava sempre una sulla spalla secondo la mitologia.
O forse per sfidare quella stupida diceria che associa l’animale alla sfortuna – questione tutta da discutere, vista la diversità di opinioni che si registra in merito.
Nessun dubbio invece sull’uomo giovane e fresco disegnato dalla collezione GPC, con il suo blazer a V depurato dai rever, gli shorts dal taglio pulito, ma allo stesso tempo cool, il gilet con intarsi triangolari che si aprono sulle magliette litografate.
Un uomo deciso almeno quanto lo sono le idee che Colombo vorrebbe diffondere con la sua linea: neologia dell’abbigliamento e storia del futuro in bianco e nero.
Si direbbe che Gianpiero è lui stesso un uomo dalle scelte nette e coraggiose, come dimostrato prima dalla sua carriera e, adesso, dalla sua collezione “ZERO”.