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Una collezione moderna, a tratti sfrontata, che si distacca dall’estetica alla parigina.
Sotto il segno nel nuovo direttore creativo Adam Andrascik, la donna di Guy Laroche, nella collezione primavera/estate 2016, diventa sicura di sé al limite dell’arroganza, una guerriera urbana che non ha paura di scegliere per un look dall’attitudine maschile, certa che la propria sensualità non ha bisogno di orpelli per emergere.
Suggestioni militari – una su tutte, il tono di verde tipico delle divise – rendono la collezione ancora più grintosa, sottolineando la forza della donna pensata da Andrascik.
Caratteristica principale della collezione è la sua versatilità: i capi possono essere mixati in un gioco continuo di sovrapposizioni e volumi, creando ogni volta un look diverso.
La palette spazia dai toni terreni a quelli celesti, passando dal kaki al blu dei lapislazzuli, dal carta da zucchero al sabbia, arrivando fino al bianco sporco e al nero.
I capi classici del marchio, come il trench, le giacche da motociclista e gli abiti da giorno, sono destrutturati e reinterpretati.
I capi, come si diceva in precedenza, sono versatili e non hanno una destinazione d’uso netta e limitativa, adatti a diversi momenti della giornata.
Ciò accade anche per gli accessori, che riflettono uno stile di vita attivo e, contemporaneamente, raffinato.