Ancora una volta è un fashion film a parlare dell’ultima collezione.
Dopo Wes Anderson per Prada e David Lynch per Dior, è la volta di Kenzo che ha appena lanciato on line lo short film dal titolo “Here Now” con la regia di Gregg Araki.
Per quelli a cui questo nome non dovesse dire nulla, si tratta di uno degli esponenti della corrente New Queer Cinema, diffusasi negli anni ’90, fatta di produzioni con tematiche trasversali che spaziano dalla commedia al drammatico, dal noir all’underground.
Araki non si smentisce neppure questa volta in cui i giovani in total look Kenzo sono il simbolo della desolazione adolescenziale, della ribellione esasperata, dell’angoscia e della sessualità sfrenata.
Immancabili presenze quelle della suora, che tenta di redimere le anime dei protagonisti, e della musica Shoegaze.
Sarà che Humberto Leon e Carol Lim, direttori creativi di Kenzo, sono cresciuti “a pane ed Araki” in quella California cosí ben descritta dal regista: una cosa è certa, i due hanno voluto fare qualcosa che andasse oltre la pubblicità per la collezione autunno/inverno 2015-16.
Proprio come è accaduto in passerella, dove hanno sfilato il cameratismo, la solidarietà e l’istinto di protezione connessi con l’amicizia.
I look della fall/winter Kenzo emanano calore attraverso le forme, i volumi ed i colori accesi che li caratterizzano: jacquard grafici e shearling, stampe notturne di fiori su abiti e pantaloni, top e gonne con pieghe a cannoncino, maglie bordate di piume.
I tessuti presentano declinazioni multiple, da quelli georgette al fil coupe, dallo chiffon alla seta fino ad arrivare alla lana melton e alle stampe camouflage distorte.
L’attitude Kenzo contagia anche gli accessori con i tacchi in tessuto, i plateau in pitone degli stivali Chelsea e gli zaini multicolor cross body.
L’ironia semantica porterebbe a pensare che Humberto e Carol abbiano voluto fare un sequel del vecchio successo di Araki dal titolo “Nowhere” del 1997, stavolta però dando le coordinate spazio-temporali precise “ Here Now”.