I 75 anni di Coach: tanti vip, un party cool e una collezione ode all’American Pop Dream

Prima ancora di aprire lo sguardo e aguzzarlo sulle parole di questo racconto, è caldamente consigliata la presenza di una colonna sonora adeguata in sottofondo, anzi una vera playlist: vorreste giusto un paio di suggerimenti per creare l’atmosfera iniziale?
Ecco qui: liberate nell’ambiente Chuck Berry che canta allegro e affezionato “Back In The Usa.” e mescolatelo alla voce potente e irresistibile di Liza Minnelli che intona “New York New York”.
Avete colto gli indizi mascherati in questo mash-up di hits che sono inni intramontabili all’America sognata, nevvero? Esatto!
Ed è proprio questo lo stile di una soundtrack ideale per godersi i festeggiamenti variegati del 75° anniversario di Coach!

Un anniversario importante per un brand altrettanto celebre: Coach esiste da una buona manciata di decenni e sin dalla sua apertura, a partire da un’intuizione tanto semplice quanto visionaria, ha percorso una strada che è una vera collezione di successi.
Il guizzo originario fu guardare al guanto da baseball, carpirne i segreti della pelle lavorata in modo da essere così comoda e pratica, renderla ancor più soffice e durevole: et voilà, fu la nascita di borse e prodotti di pelletteria di qualità unica che agganciarono subito il desiderio dei cultori del gusto.

Oggi Coach è un distillato dell’immaginario americano che abbraccia anche un nuovo concetto di lusso condiviso e giovanile nello spirito: il fil rouge è, per l’appunto, il mito di quell’American Dream apre le sue strade ai sognatori concretissimi.
Il deus-ex-machina attuale di cotante virtù è Stuart Vevers: un inglese profondamente innamorato di tutto quel che è parte integrante del pop americano, della sua cultura visionaria e positiva, individualista fino allo stremo ma aperta al meltin’ pot sorprendente.

Ed eccoli tutti gli ingredienti per godersi lo spettacolo andato in scena alla celebrazione del 75° anniversario di Coach in una location brillantemente a tema: la ricostruzione di un parcheggio di un motel arredato con auto d’epoca, la neve e il coro Young People’s Chorus of New York City che ha eseguito un arrangiamento speciale di “Empire State of Mind.

Innanzitutto le collezioni Donna Pre-Fall e Uomo Autunno 2017: una carrellata di creazioni ispirate all’incontro tra l’attitudine della West Coast Losangelina e l’eclettismo Newyorkese, un mix che deflagra nell’ottimismo mitologico della terra americana e viene tradotto in un métissage romantico e ribelle fatto di motivi stampati giocosi e nostalgici, trompe-l’oeil bon ton e divertissement contrastanti.
Ovvero: stampe e patch di missili e pianeti che ricordano le conquiste spaziali made in Usa, fiocchi innocenti e prati fioriti come in una puntata de “La Casa Nella Prateria”, giacche varsity come nella migliore tradizione preppy, patchwork e spille da balia underground sovrapposti da shearling e capi in pelle luxury sì, ma con un touch underground.
Tra gli accessori sfilano i must-have, ovvero le borse, che ospitano la mascotte del brand attualmente in auge: un divertente Rexy The Coach Dinosaur protagonista di una capsule collection esclusiva.

A far da corollario ad una così importante celebrazione la lista degli ospiti che sfoggia un parterre altrettanto sfavillante.
Qualche nome delle celebrities? Voilà: Drew Barrymore, Dree Hemingway, Zoe Kravitz, Emma Roberts, Hopper Penn, i musicisti Diplo, Mark Ronson, i designer Pamela Love e Peter Copping, ed altri scintillanti nomi ancora.

Ed ora non resta che: let’s dream! 

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