I bijoux di Luca

Nato nel 1969, Luca Crescenzi vive e lavora a Milano. La sua attività professionale spazia da quella di art director free lance a quella di graphic artist ed event coordinator. LIFELINES è un suo progetto nato nel 2006 come una raffinata e originale idea di arte grafica che ha dato origine ad una serie di ‘cronoritratti’, ossia volti di personaggi famosi attraverso le mutazioni del tempo: tracciate le linee essenziali, utilizzando per ciascun ritratto un diverso colore, cinque versioni del medesimo viso si sovrappongono in ordine cronologico, dalla più remota alla più recente. Ora, grazie all’incontro con l’azienda di Paolo Pasotti, specializzata nella lavorazione a mano della resina con la quale produce collezioni di pezzi unici di alta bigiotteria, nasce una piccola collezione di pezzi unici e i volti di LIFELINES, incastonati come fossili nella resina dei gioielli dalle sfaccettature nere e lucide, rivivono creando suggestivi effetti di profondità.

Incuriosito dal progetto ho fatto una chiacchierata con Luca, fra l’altro volto molto noto delle serate milanesi.
 

 

Come sei arrivato ad una collezione tua? 
È stata una fortunata casualità: un mio caro amico mi ha presentato a Paolo Pasotti, il titolare dell’azienda che produce i miei bijoux, specializzata nella lavorazione delle resine. E da lì è nata l’dea di utilizzare i miei ‘cronoritratti’ in una collezione di bigiotteria col mio nome.

Se non erro hai un percorso molto eterogeneo, fatto di molteplici esperienze…
La mia attività principale è quella di graphic designer free lance. Nel 2006 ho iniziato il progetto LIFELINES, una serie di ‘cronoritatti’, ossia volti di personaggi famosi attraverso le mutazioni del tempo. Inoltre da circa una quindicina d’anni mi occupo anche di organizzazione di serate. Da sei stagioni sono l’odiato/amato door selector del Plastic di Milano. Ogni tanto organizzo feste o eventi principalmente legati alla moda. E da alcuni mesi mi occupo della serata Pretty In Pink, tutti i mercoledì al Kitsch Bar di Milano. 
 
Sei appunto uno dei volti più conosciuti delle serate milanesi. Quanto della vita notturna lavorativa influenza il tuo lavoro ‘diurno’?
Un tempo tendevo a separare i due aspetti della mia vita, quello diurno e quello notturno. Ora ho trovato il giusto equilibrio nello sfruttare sinergicamente i due mondi: molte opportunità lavorative e di collaborazioni nascono durante le occasioni ‘notturne’ e così il cerchio si chiude!
 
 
Da dove arrivano gli input ispirativi?
Le ispirazioni nascono nei modi più disparati e a volte ‘arrivano’ da un’intuizione o una visione non cercata. 
 
 
Cosa ti prefiggi con questa nuova esperienza?
La collezione di bijoux è nata quasi per gioco e, dopo un periodo di incubazione di qualche mese, sta andando abbastanza velocemente in una direzione sempre più stimolante. 
Sogni nel cassetto?
Lavorare un po’ meno e guadagnare di più! Sarà mai possibile?
 
 

per saperne di più:

 

www.paolopasotti.com

www.lucacrescenzi.it

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