Vi avevo già annunciato che il nuovo stefanoguerriniarchivio.it avrebbe avuto un bel focus sui giovani designer, questo non vuol dire che non parlerò di brand already established, ma che avrò sempre, e sempre di più, voglia di raccontarvi nuove realtà, parlare di nomi giovani o comunque in ascesa.
Ma parlarvene significa per me anche cercare di capire come si muove il mondo dello stile, da dove arriva la creatività, come cambia, come mutano i riferimenti visivi, come ci si relaziona oggi alla moda. E un mezzo che a me piace molto è l’inchiesta, il formulare domande dirette e precise per capire meglio come sta avvenendo questo ‘famigerato’ ricambio generazionale. Inizio oggi con questo post.
Trovate qui sotto cinque brand, tre coppie di designer, Quattromani, DassùYAmoroso, Casamadre, e due stilisti che lavorano da soli, A-Lab Milano e Marco Rambaldi. Li ho raggiunti sui social e ho semplicemente chiesto loro:
“Se doveste rappresentare il futuro attraverso un vostro abito, non necessariamente della collezione più recente, quale scegliereste e perché? Mi raccontate il futuro con il frutto, anzi con uno dei frutti, della vostra creatività?”.
Questo è quello che Marco, Nicola e Massimo, Stefano e Pasquale, Alessandro, Alessia e David mi hanno risposto. Li ringrazio, perché entrare così a fondo nel loro mondo è per me sempre fonte di gioia, ma anche perché in poche parole e mettendosi un po’ a nudo ci aprono nuovi spiragli sul mondo del fashion design di oggi…e domani.
Marco Rambaldi
“Il cappotto. Perché è quello che si ritrova negli armadi, quello che si eredita, quello che ci protegge, c’è sempre una storia in un cappotto. C’è la strada, le uscite, il lavoro.
Anche nel futuro, come nel presente, useremo sempre qualcosa recuperato dal passato, che proviene dai nostri antenati.
Non so come ci vestiremo nel futuro, ma di sicuro avremo sempre un cappotto.”
Quattromani (Massimo Noli e Nicola Frau)
“Se dovessimo rappresentare il futuro con un nostro capo, quasi sicuramente sarebbe il nostro trench stampa cicala della s/s 2014. Abbiamo scelto questo capo perché è il riassunto di tutta la nostra filosofia, un capo senza età e stagione,con carattere, pulito nelle linee, ma ricercato nei tagli e negli accostamenti. È costruito in un tessuto classico, la duchesse di cotone, con degli elementi tecnici, come i profili in tecno nappa.
Crediamo che questo capo possa essere la giusta lettura di ciò che per noi è il futuro, la nostra personalissima visione del futuro, ossia un capo che nella sua linearità si completa con degli elementi tecnici e con dei forti richiami alla sartorialità, il tutto corredato da una forte dose di ironia e con la consapevolezza di non prendersi mai troppo sul serio, perché indossando un capo come questo si può sempre sorridere.”
DassùYAmoroso (Stefano Dassù e Pasquale Amoroso)
Photo by CREDO Photography (Eugenio D’Orio + Carlo William Rossi)
“Il futuro lo immaginiamo come un grande palcoscenico illuminato da tanti riflettori, ed ognuno di essi rappresenta una vittoria. Una luce diffusa che riflette su ogni cosa senza lasciare spazio alle ombre. Siamo all’inizio di un lungo viaggio, che vogliamo non finisca mai.
Trasformare delle idee, pensieri, sensazioni in opere concrete è la più grande libertà che potessimo avere. Creare uno spazio dove le persone si sentano a casa e che quando indossano i nostri capi si sentano libere di essere quello che sono.
L’abito in pelle nera rappresenta il palcoscenico e la luce che si riflette su di esso sono i riflettori che lo illuminano.”
A-Lab Milano (Alessandro Biasi)
“L’abito limited edition della collezione s/s 14 rappresenta la mia idea di futuro. Ho immaginato una donna eroina. L’abito è strutturato, un’abito armatura in tessuto tecnico (mesh 3D), idrorepellente e traspirante.
Di colore bianco che per me rappresenta la perfezione. Zip a vista in pvc. Sono un amante dei film di fantascienza e il patch messo al centro del petto richiama le divise dell’equipaggio delle navi spaziali.”
Casamadre (Alessia Crea e David Parisi)
“Rappresentare il futuro con una nostra scarpa? A pensarci bene per noi il futuro è sicuramente qualcosa di comodo e unisex, qualcosa che migliora con l’uso, qualcosa di robusto e allo stesso tempo elegante.
Pensando al futuro funzionalità e design in parti uguali saranno la formula per l’eleganza. Scarpa come struttura, quasi mezzo di trasporto ed espressione di stile.
La scarpa che rappresenta il futuro è la nostra “Clown” con fondo in micro e cuoio, in vitello spazzolato allacciata, unisex e super leggera. Scegliamo questa scarpa perché esprime personalità ed è un classico rivisitato in chiave moderna e funzionale.”