Dopo diverse settimane alla ricerca di un posto dove esibirsi, finalmente la meta: il 315 di Bowery Street, precisamente a Manhattan.
Il posto è pressoché abbandonato, il caldo ed il calore accumulato nell’asfalto obbligano a respirare profondamente nella speranza di ossigenare il cervello, ma gli odori lasciano parecchio a desiderare.
Il locale è praticamente una fogna, ma questo è quel che c’è.
Chi mai direbbe che si tratta del CBGB, futura meta di tutti i gruppi emergenti di New York e non solo.
Accanto al palco c’è un poster di Marlene Dietrich.
Al momento del concerto i Ramones sono tutti vestiti uguali. Salgono sul palco queste figure che indossano giacche di pelle nera, T-shirts, jeans usurati e scarpe da ginnastica.
Scarpe che probabilmente provenivano dall’adolescenza, da quei giorni trascorsi sui campi da basket volendo emulare i grandi cestisti.
Quelle stesse scarpe, da quel momento, sarebbero diventate un capo iconico del punk rock: le Chuck Taylor di Converse.
Con l’ideale punk il mondo si stravolge, cambia le sue convinzioni e la sua estetica. Lo scopo è quello di essere anticonformisti, creando fastidio in un mondo ormai standardizzato.
Questo movimento permise ad ogni individuo di esprimere il proprio IO più intimo e segreto.
Come il punk anche Converse è sempre stata a favore del cambiamento e della libertà di esprimersi.
Per questi motivi oggi, a distanza di 40 anni, questo pezzo iconico dello stile punk lancia dei modelli esclusivi sia per lui, sia per lei, ispirati proprio al movimento punk.
Per la capsule femminile, l’inconfondibile profilo della mitica Chuck Taylor, in pelle monocromatica, è ricoperto da borchiette in metallo dorato.
L’aspetto rock, la cura nei dettagli e la scelta di materiali rende questi pezzi un must have per tutte quelle ragazze che vogliono essere grintose e mai anonime.
Le due sneakers pensate per il mondo maschile sono invece l’espressione totale dello stile punk, eccessivo e mai banale.
La Chuck ’70 si riveste di morbida pelle bianca che, quasi a simulare una camicia di forza, si allaccia dietro, lasciando intravedere la linguetta, anch’essa posta sul retro, in lana cotta grigia e nera, materiale che riveste anche tutto l’interno; il puntale, sempre in lana, e la suola massiccia zigrinata nera sottolineano la linea e lo stile unico di questa scarpa “al contrario”, particolarissima e decisamente punk.
L’altro modello, in versione bassa, unisce lana cotta e pelle, tessuti legati a questo universo culturale.
L’alternanza di questi due materiali e la suola zigrinata bianca, fanno di questa scarpa un vero omaggio al punk e a tutta la corrente artistica ad esso legata.
Questi modelli, in ultra limited edition, saranno disponibili a breve in pochissimi store e per pochissimo tempo ed io non vedo l’ora di scoprire dove trovarle così da dare un risvolto punk alla mia routine.
In fondo un po’ di ribellione non guasta!