Il viaggio protagonista di A.I. Artisanal Intelligence ad AltaRoma

Il viaggio come momento di scoperta di un luogo e di noi stessi.
Il viaggio come esperienza emotiva e sensoriale.
Il viaggio come altro da sé, come definizione di nuovi spazi, di scoperta di nuove culture.

Il viaggio come metafora della vita.
A duecento anni dalla pubblicazione  di“ Viaggio in Italia” di J.W.Goethe, Clara Tosi Pamphili e Alessio De Navasquez celebrano il mito del Grand Tour come tema dell’edizione estiva di A.I. Artisanal Intelligence il progetto supportato da AltaRoma che in ogni edizione crea un dialogo tra il mondo dell’artigianalità, del fatto a mano, lo spettatore e il territorio.
Durante l’epoca  fastosa del Grand Tour Roma era una tappa fondamentale, 
non si poteva non passare a respirare la memoria della città dei fori, del biondo Tevere, alla scoperta dei suoi vicoli, delle sue botteghe, del suo popolo.

Gli artisti selezionati dai due curatori sono i moderni artigiani viaggiatori provenienti da diverse parti del mondo a Roma, uno accanto all’altro hanno “scoperto” una coerenza e un filo conduttore che li rende compagni di viaggio affiatati.

Gli spazi post industriali dell’Ex Dogana di Roma rendono ancora più carico di emotività il viaggio attraverso le identità artistiche e le creazioni dei brand selezionati.
Dalle camicie dello stilista giapponese Masakatsu Tsumura, artista, designer ed ideatore del brand Period Features, realizzate con tessuti e texture da trame impalpabili alle gorgiere o crinoline di Maria Sole Ferragamo, prodotte in pelle conciata al vegetale  – tipo di lavorazione che le ha fatto  vincere il Primo Premio del Design Craft the Leather del Consorzio Vera Pelle Italiano – mentre l’estetica del viaggiatore senza tempo si riconosce nelle moderne cappe rivisitate da Theodora Bark, il brand di Maria Federica Bachiddu.
Altro pezzo cult e indispensabile in un viaggio è il cappello, qui interpretato dai cappellai olandesi di Haetts e rivolto ad un viaggiatore eccentrico e ricercato che ama ha voglia di indossare realizzazioni  a crochet e capi in fibre naturali, rispettando quello che la natura ci offre senza manipolarlo chimicamente, mentre è proprio la “Chimica Romantica”, che da vita al progetto di Celeste Pisenti e Stefano Russo.
Abiti, accessori e immagini che raccontano la condivisione dell’amore per la sperimentazione attraverso un percorso culturale tra scienza e filosofia per arrivare alla bellezza.
Stole, sciarpe e preziosissimi accessori sono realizzate con il bagaglio culturale e professionale dello storico Lanificio Cesare Gatti, che rappresenta una delle eccellenze del Made in Italy nella produzione del cachemire.
La multiculturalità del viaggio Manfredi Conti Manara, nato a Monaco nel 1990 da madre argentina e padre italiano, ce l’ha nel dna ed è proprio il tratto distintivo delle sue scarpe ispirate da una femminilità eclettica e lussuosa, influenzata dalle memorie che ogni luogo ha lasciato nel designer.
Così come nei capi in maglieria della giovane designer ungherese Boglarka Bagos, caratterizzati da trame che riportano agli intarsi dei pavimenti cosmateschi e alle tecniche orafe di incastonatura di pietre.
Alla fine del viaggio non si poteva non portare un souvenir, un piccolo ricordo e i micro mosaici di Faraoni 137 sono rappresentazioni in miniatura della bellezza di Roma, ma anche il prodotto di un lavoro lento, preciso, fuori dal sistema industriale, un oggetto che solo la mano dell’artista/artigiano sa rendere così speciale.

A rendere ancora più affascinante questo percorso il lavoro di un’artista che viaggia tra la sperimentazione emotiva e fisica, che traduce i ricordi psicologici in “grandi disastri onirici” fatti di assemblaggi completamente bianchi.

È Ophelia Finke, nata in Germania, ma divisa ora fra Berlino e Londra.
E il dialogo alla base di A.I. Artisanal Intelligence, il gioco di contaminazioni e rimandi, torna anche con l’artista tedesca, non a caso con studi alla famosa Central St. Martins e una recentissima collaborazione con la linea McQ.
Perché moda e arte, design e cultura si mescolano ancora una volta in questo affascinante progetto che AltaRoma ci regala ad ogni edizione.

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