Mi ha segnalato una persona a me molto cara il suo lavoro sul web e immediatamente mi sono innamorato del progetto “Domo Arigato”. Definita una ‘online exhibition’, la serie di opere grafiche realizzate da Magomed Dovjenko, originario della Cecenia, ma residente in Germania, flirta con la cultura pop giapponese, cara anche a noi occidentali, grazie all’uso di icone provenienti dal mondo degli anime e dei cartoni animati. Ma il coup de théâtre viene dall’idea di ricoprire questi personaggi con i simboli e i loghi del fashion system, dalla G di Gucci alla H di Hermès e così via, Nel farlo Magomed gioca con le ossessioni consumistiche e televisive di due mondi che si intersecano. L’effetto è pop, divertente, ma ha anche un sottotesto critico. Ho raggiunto l’artista tramite Facebook, conoscendo un ragazzo giovane, che ha già lavorato moltissimo, come illustratore e grafico, e che sono sicuro abbia ancora molto in serbo per noi. Eccovi la nostra chiacchierata.
Qui in basso un ritratto di Magomed Dovjenko, mentre le immagini che seguono sono tutte relative alla serie “Domo Arigato”.
Photo (c) by Claudio Weber
Puoi dirmi quando hai compreso che l’arte era una tua passione e che essere un illustratore sarebbe potuto essere il tuo lavoro?
Ho cominciato quando avevo 12 anni, in cerca di qualcuno che mi avrebbe potuto realizzare il design di un gioco in un forum di cui facevo parte in quel periodo. Dal momento che nessuno è stato davvero bravo a farlo, e io non ne volevo uno brutto, ho deciso di realizzarlo io stesso e ho scaricato Photoshop. Ho subito capito che era molto di più che ritagliare immagini e metterle insieme, ho iniziato a utilizzarlo e a giocarci dalle 7 alle 10 ore al giorno, invece di andare fuori o giocare a calcio. Dopo un po’, verso i 13 anni, mi sono stancato di realizzare piccole cose per il forum e ho cercato di realizzare progetti più importanti, ho iniziato a provare con la manipolazione fotografica. Non ero molto bravo allora, ma poi ho trovato una illustrazione di mio illustratore preferito Alex Trochut e ha deciso che l’illustrazione sarebbe stato il mio mondo. Quello è stato il momento preciso in cui ho capito che l’illustrazione e il design facevano veramente per me.
Da dove arriva l’ispirazione per il tuo lavoro?
Da un sacco di cose. Non necessariamente da qualcosa di speciale, in realtà tutto è in grado di influenzarmi. La musica (Rap / Electro / Dubstep, ecc), la natura, la moda, il disegno industriale, tutto ciò può ispirarmi. Tutto quello che vedo è una forma. Cerco di guardare oltre la semplice profilo visivo, cerco di guardare attraverso l’oggetto. Questo è quello che mi ispira.
Quale è stato sino ad ora è il momento più importante della tua carriera? Le cose di cui sei più orgoglioso?
Ce ne sono un paio. Sono stata intervistato in diretta sui più grandi talkshow notturni tedeschi, “Total TV” di Stefan Raab (paragonabile al David Letterman) e “Stern TV” di Gunter Jauch, inoltre ho avuto una dozzina di documentari su di me e il mio lavoro realizzati dai canali TV più importanti qui in Germania. Un altro momento di orgoglio è stato proprio lavorare al mio progetto “Domo Arigato”, che ha causato un sacco di riscontro e rumore sul web. Ho lavorato senza sosta su di esso fino a quando ho pensato che tutto fosse perfetto. Sono davvero orgoglioso del risultato finale. E naturalmente sono anche orgoglioso di aver lavorato per clienti come Nike, Toyota, Sony Playstation, Hummel e molti altri.
Ti ho conosciuto sul web grazie al progetto “Domo Arigato”. Come hai fatto a svilupparlo? A quale target di pubblico ti stai rivolgendo e quale il messaggio dietro? L’idea di base era quella di sviluppare una serie che facesse una sorta di hoola-hoop tra l’essere commerciale e artistico allo stesso tempo. Ho tratto ispirazione dalla cultura giapponese. Sai, ho sempre letto di tutti quei personaggi che sono fanatici dei loghi, soprattutto quelli belli grandi e in evidenza. Che vogliono mostrare ciò che indossano in modo chiaro, in modo che la gente sappia di che marca è la camicia e così via. Il passo successivo è stato quello di trovare ciò che potesse unire questi aspetti e di mostrarli in un modo visivo, ho pensato che non ci fosse niente di meglio che prendere personaggi degli anime giapponesi e di regalar loro make-over nel mio stile, un ‘Mago make over’. Questo è quello che è venuto fuori.
Il progetto ha come protagonisti alcuni cartoni animati manga e la moda. Quale pensi sia l’importanza e l’influenza della creatività ‘pop’ giapponese nel/sul mondo occidentale?
In Giappone trovo che siano maestri nel prendere le idee che sono universali per il mondo e unrile, per esempio: un dinosauro e la radioattività, ecco nascere Godzilla. Sono maestri nel remixare le idee. Molto simile a quello che facciamo noi in Occidente mescolando influenze retrò con il nuovo. Quindi quello che sto facendo è un omaggio al modo giapponese di fare le cose, mi tolgo il cappello e mi inchino alla creatività del Giappone. In secondo luogo, la cultura giapponese è molto colorata, pensa in grande, di vasta portata. Non si può non essere influenzati dalla loro cultura. Ci hanno dato molto, sia che si tratti di prodotti, di arte, di cibo.
Visto che in “Domo Arigato” hai, in un certo senso, flirtato con la moda, e questo blog è fondamentalmente di moda, mi puoi dire quale è il tuo rapporto con il fashion world? Pensi che l’arte e la moda possano collaborare e qual è il tuo stile ‘personale’?
Assolutamente vero. Il mio rapporto con la moda è facile da descrivere. Io amo la moda! Mi piacciono i vestiti, mi piace pensare ai vari look e a cosa indossare, come combinare colori diversi, ma apparire allo stesso tempo ricercato e stiloso. E così via. È un modo di esprimermi per me, non solo attraverso la mia arte, ma anche attraverso ai miei abiti, nel momento in cui esco dalla porta e mi relaziono col mondo. Non tutti pensano a questo tipo di approccio, ma chi lo fa, dovrebbe utilizzarlo come mezzo.
L’arte è ancora un territorio in cui si può essere critici, promuovere messaggi importanti o, a tuo parere, è diventato un mondo più ‘commerciale’?
No, direi che è sicuramente ancora un terreno in cui si può fare quello che hai detto. E vorrei che lo fosse anche di più. Oggi non ci sono solo i messaggi che arrivano dalla televisione, ma è importante la tua opinione personale, soprattutto in politica. Penso sia assolutamente positivo che ci siano artisti come Banksy che fanno le loro cose, promuovendo messaggi, anche politici, ma mostrandoli in maniera artistica. Sicuramente c’è anche un lato commerciale, che non è detto non sia promotore di idee importanti, ma ci deve essere una distinzione fra questi due diversi approcci.
Progetti per il futuro?
Sono freelance in questo momento e sto lavorando per continuare a dare visibilità al mio lavoro, sono sempre alla ricerca di buone opportunità, per lavori freelance per brand o di lavoro in qualche posto specifico. Vedremo cosa porterà il futuro.
Per saperne di più su Magomed / to learn more about Magomed: http://iammago.com/
Nella seconda parte del post la versione inglese dell’intervista / in the second page of this post you can read the english version of this interview
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