Raffaella racconta che il responso unanime che le sue opere incontrano, preveda quasi sempre il commento: ?Trasmettono allegria e gioia di vivere?. Non è certo questa cosa da poco perché, in un momento storico dove il brutto, il terrificante, l?orrore ci circondano e ci colpiscono da più parti, avere la capacità di strappare un sorriso, di dare buon umore, di scatenare pensieri positivi non appare opera banale, superficiale o facile da compiere, anzi diventa gesto mirabolante e coraggioso. Abbiamo bisogno di opere come quelle di Raffaella, perché corrispondono alla nostra ricerca di un cocooning emozionale, alla voglia cioè di trovare spazi personali dove rifugiarci ed essere protetti. Questi quadri che nascono da un amore dichiarato per l?illustrazione, non si rivolgono solo ad un pubblico di bambini, ma anche a quelle persone che bambini anagraficamente non lo sono più, ma non hanno perso la voglia di provare sentimenti ed emozioni. Diffidate dei pochissimi che storcono il naso davanti al lavoro di Raffaella, forse hanno dimenticato il fanciullo che è in loro o, ma è solo un?ipotesi, sono le prime vere vittime dell?aridità della nostra epoca.
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forse arido, sinceramente perplesso…conosco il lavoro dell’illustratrice, ed è difficile nn pensare che comegià sappiamo, un’esperienza ripetuta tende a divenire anestetica…decisamente l’abitudine uccide la poesia…lode alla coerenza e allo stile personale…però…insomma…un pizzico di coraggio…la voglia di nuovo…certo non possono far male!!!