Jason Vendryes, attore, modello e stuntman, fotografato in esclusiva per lepilloledistefano da Richard Gerst

In attesa la prossima settimana di finire in bellezza con la serie “Casting Privati”, Richard Gerst oggi è protagonista del blog grazie ad un personaggio che mi ha fatto scoprire. Le foto di questo servizio sono infatti del fotografo che ormai conoscete bene, mentre davanti alla macchina fotografica c’è un talento davvero pieno di sorprese. Modello, ma anche attore e stuntman. E io mi sono incuriosito tantissimo e ho voluto conoscerlo. Ora lo presento a voi, si chiama Jason Vendryes. Gustiamoci insieme questa chiacchierata e le foto che lo vedono protagonista!

Waiting for the end of the “Casting Privati” series, which we will finish with a serious bang, believe me, Richard Gerst today is once again an important part of this blog thanks to a person that he talked me about and made ​​me discover. The photos of this shoot are by the photographer you already know well, while in front of the camera there is a talent, indeed full of surprises. A model, but also an actor and a stuntman. And he intrigued me so much that I wanted to know more about him. And now I present him to you, his name is Jason Vendryes. Let’s enjoy this interview I did with Jason and the photos that Richard has done!

Jason, potresti raccontarci come ti sei avvicinato al mondo della recitazione? E quando hai capito che quello sarebbe stato il tuo lavoro futuro?
Recitare è qualcosa che mi ha sempre interessato, quando ero un ragazzino ho sguazzato in un po’ in quell’ambiente, ma tutto si fermò perché i miei genitori volevano che mi concentrassi sulla scuola. Ironia della sorte ci sono tornato dentro quando sono stato avvicinato da un direttore del casting, proprio durante un lavoretto che facevo per mantenermi al college. Una volta lavorato su alcuni progetti, ho capito che poteva diventare la mia futura carriera.

Quali sono i momenti più importanti fino ad oggi nella tua carriera?
Sento ogni momento è importante. Tutto porta a qualcos’altro di altrettanto importante o è una esperienza d’apprendimento. Se dovessi scegliere un momento, però, direi l’aver incontrato il fotografo di moda Chiun-Kai Shih. Ha veramente creduto in me e ha permesso una svolta nella mia carriera. Tutto quello che faccio ora può essere fatto risalire a lui, anche gli scatti e i lavori realizzati con Richard.

Hai posato spesso come modello, potresti dirmi le principali differenze e le caratteristiche comuni dei due mondi? Cosa ti piace di più nell’essere un modello e cosa nel fare l’attore?
Mi avvicino ad entrambi i lavori con una mentalità simile. Sia per un servizio, sia per le riprese di un film, io interpreto un determinato personaggio che trasmette emozioni attraverso una lente, quella della telecamera o quella della macchina fotografica. La più grande differenza è che nel lavoro come modello c’è il tentativo di raccontare una storia in una sola immagine, senza parole, in un film si arriva a mostrare più di un personaggio e della sua storia. Ognuno dei due lavori ha le sue sfide. Io li amo entrambi. Mi piace arrivare allo scatto perfetto come modello, è una sensazione incredibile. Per quanto riguarda la recitazione, mi piace esplorare un ruolo e interagire con altri attori.

Come è stato posare per Richard?
è sempre bello scattare con Richard! Lui ed io abbiamo avuto l’opportunità di lavorare insieme cinque o sei volte nel corso degli ultimi anni. Siamo entrambi cresciuti così tanto in questo tempo, che ci permette di portare sempre una nuova dinamica alle nostre foto.

Tu sei anche uno stuntman, se non erro. Raccontaci qualcosa di quel mondo. È davvero pericoloso, come si può immaginare?
C’è sempre un rischio in tutto quello che fai, acrobazia o meno. La parte migliore di lavoro da stunt è la gente con cui lavori e il cameratismo tra tutti. Tanta attenzione è focalizzata sulla sicurezza che non mi sono mai sentito in pericolo. A mio parere, sono le acrobazie semplici quelle in cui si è più probabilità di farsi male, perché ci si sente troppo sicuri.

Qual è la cosa più strana che hai fatto sul set? E quella più pericolosa?
Qualche anno fa stavo girando alcune scene per il trailer di “ Wolfman” della Universal e in una scena dovevo essere fulminato. Volevano questo lungo, continuo, urlo raccapricciante. Ci sono voluti tre o quattro girati per ottenerlo, ma ho completamente perso la voce per circa una settimana. E alla fine non hanno neanche utilizzato quella scena! Per quanto riguarda il momento più pericoloso, ho fatto paracadutismo per un lavoro con un brand sportivo una volta, ma so che prima o poi lo avrei fatto comunque. Mi piace un buon rush di adrenalina!

Dal momento che questo è un blog che parla di stile. Mi puoi dire come è il tuo rapporto con la moda? Come si può definire il tuo stile personale?
Io e la moda andiamo abbastanza d’accordo. Mi piace tenermi aggiornato sulle tendenze, grazie a GQ, e di solito frequento la settimana della moda di New York. Il mio stile personale è pulito, semplice e con una vestibilità che segue il corpo, slim fit.

Il tuo motto personale?
Continuare a muovermi in ​​avanti e a provare cose nuove.

La tua definizione di bellezza?
la giusta definizione di bellezza per me è: unicità. Lo sguardo di una persona e la personalità, l’arte, la natura, la struttura stessa dell’uomo fatto di struttura – ciò che rende tutte queste cose belle sono le caratteristiche uniche che possiedono. La cosa meravigliosa del bello è che lo puoi trovare ovunque nel mondo.

Piani e progetti per il futuro?
Ho un paio di servizi fotografici con copertina in arrivo e sto lavorando a un film intitolato “The Lead”. Farò anche un po’ di lavori con HondaJet, durante questo mese. Oltre a ciò, voglio concentrarmi di più sul cinema e sulla televisione nel 2013.

On page 2 (clicking on the title you open only this post and page 2 appears!) you can find the english translation of this interview.

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