Inizio questo post con una buona notizia per chi ancora deve visitare la mostra ‘Moda in Italia’ : l’esposizione che alla Reggia di Venaria racconta lo stile, la storia e la cultura italiane, è stata prorogata fino al 29 gennaio 2012! Tutto il tempo necessario per organizzare una bella visita (andiamo insieme?).
Ma noi procediamo nel viaggio attraverso le sezioni della mostra, alla scoperta di splendidi abiti che hanno lasciato un segno. Una delle parti sicuramente più suggestive riguarda la Belle Époque e gli inizi del ‘900. Si parla del rifiorire dell’arte, con lo stile Liberty, internazionale, che si diffonde ovunque e anche in Italia.Si parla delle opere di Giacomo Puccini, che ai tempi portano all’attenzione del pubblico gusti e attitudini per l’esotismo di luoghi lontani e misteriosi!
Abito da sera. Attribuito a Lina Cavalieri. Manifattura italiana. Roma, Fondazione Tirelli Trappetti. Provenienza: Roma, Sorelle Gazzoni. 1906 circa.
Abito da sera. Indossato da Jennifer O’Neal nel film “L’Innocente”. Manifattura italiana. Roma, Fondazione Tirelli Trappetti. 1900 circa (la data si riferisce alla realizzazione effettiva del vestito, non all’anno del film per il quale poi il vestito è stato utilizzato).
Abito da sera. Manifattura italiana. Roma, Fondazione Tirelli Trappetti. 1904 circa.
Tailleur estivo. Indossato da Silvana Mangano (1930-1989) nel film “Morte a Venezia”. Manifattura italiana. Roma, Fondazione Tirelli Trappetti. 1908 circa.
Anche la moda cambia e si incontrano i gusti del passato con quelli più innovativi, nascono nuove tendenze, che però non cancellano ciò che c’è stato prima.
L’eleganza borghese era fatta da abiti precisi e specifici per le varie occasioni della giornata: ci si vestiva in un certo modo la mattina, ci si cambiava per le occasioni pomeridiane e poi di nuovo per quelle serali. L’abito da giorno, ancora accompagnato dal busto, era fatto di tessuti preziosi, di ricami fatti a mano, volant e merletti che, seppur poco pratici, erano adorabili. E poi iniziavano a comparire i primi tailleur. L’abito da sera, già scenografico, era arricchito dal decorativismo simbolista di applicazioni e gioielli capace di evocare creature drammatiche, esotiche ed affascinanti.
Abito estivo. Indossato da Silvana Mangano nel film “Morte a Venezia”. Manifattura italiana. Roma, Fondazione Tirelli Trappetti. 1908 circa.
Abito estivo. Manifattura italiana. Roma, Fondazione Tirelli Trappetti. 1905 circa.
Tailleur da passeggio indossato da Silvana Mangano nel film “Morte a Venezia”. Manifattura italiana. Roma, Fondazione Tirelli Trappetti. 1912 circa.
E sono tanti gli abiti da scoprire qui, dall’abito da sera attribuito al soprano e attrice cinematografica Lina Cavalieri, a quello indossato da Jennifer O’Neal nel film “L’Innocente”, pellicola di Luchino Visconti del 1976 ambientata nell’Italia di fine ‘800, agli abiti indossati da Silvana Mangano nel celebre “Morte a Venezia”!
E se non sono evocative queste immagini…
Tailleur da passeggio. Manifattura italiana. Roma, Fondazione Tirelli Trappetti. 1912 circa.
Due immagini di ‘Moda in Italia’ dedicate alla sezione che racconta la Belle Époque e gli inizi del ‘900.
IO. lo voglio. IO nel 1905. IO con quell’abito.IO IO IO.
LO VOGLIO UFFA.
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