Wunderkind s/s 15: un cielo spezzato in un giorno d’estate.
Ha inizio l’autunno. Le stagioni sono i nostri appuntamenti fissi.
A volte, speriamo si spengano velocemente portando via il freddo o il caldo afoso, altre, le aspettiamo con ansia.
Possiamo pensare di programmarne l’inizio e la fine, come nella moda, e intorno ad esse costruiamo sogni e aspettative.
Si tratta di un illusione: esse nel tempo solare dettano le regole dei sorrisi e dei sospiri privandoci di qualsiasi schema.
La collezione di Wunderkind per la p/e 2015 rappresenta uno stato sospeso tra il sogno e la realtà che vive di queste stagioni. Elogia l’effimero che contraddistingue un melanconico giorno d’estate: un temporale improvviso, un fiore sorpreso dalla pioggia, un raggio di sole che attraverso le nuvole dona più calore di quanto le aspettative plumbee portassero a immaginare.
Quel giorno d’estate che iniziamo a pregustare prima che esso arrivi, di cui poi la fugace permanenza e la mutevolezza ci lasciano di stucco, e la consapevolezza del suo passare, ci regala uno stato melanconico.
È insolito vedere quest’ultimo aggettivo attribuito alla leggerezza di un giorno di sole, così come ad una collezione estiva: i grigi si aggrovigliano alle fantasie a quadri, il giallo si stinge in un abbraccio di ghiaccio, l’oro e l’argento vestono la loro versione più sognante e iridescente.
Forme oversize e balze aranciate, baggy shapes e fantasie classique, momenti pop, pitone e patchwork.
Gli elementi sembrano concretizzare gli “absurden Träumen” di Freud, rivelando l’anima inquieta di Wunderkind, un cielo spezzato, che porta sorpresa e stupore in un giorno comune d’estate.