La collezione pre-fall 2018 di Francesco Risso per Marni presenta un approccio ed una call to action cristallini: guardiamo il mondo con occhi da bambino.
Il designer propone un ritorno agli archetipi. Riabilitando la dimensione dell’immediatezza e dell’intuizione è possibile abbracciare una logica alternativa, più vicina alle nostre emozioni e, soprattutto, alla nostra irrazionalità.
Questa la chiave per un’espressione più autentica di sé, secondo Risso, la cui ispirazione guarda anche al movimento Dadaista e al Primitivismo.
Ecco, allora, che la costruzione degli abiti ricorda lo stesso processo cognitivo messo in atto da un bimbo che disegna: le forme dei capispalla sono elementari, quasi stilizzate, nel tentativo di annullare la sensazione della profondità nello spazio, ed allo stesso tempo gonfiate e paffute.
La percezione della realtà diventa esemplificata, i dettagli esagerati.
I colletti sono a punta e fuori misura, così come gli orli delle maniche e le tasche applicate in un chiassoso cut and paste.
I bottoni sono cuciti fuori posto, i fili cadenti sembrano essere stati dimenticati da un sarto distratto ed i pantaloni si afflosciano su chunky sneakers, zoccoli e sandali flatform quasi fumettistici o cartooneschi.
Il colore esplode in tinte sature e primarie, alternando patchwork e tie&die con stampe floreali, checked pattern, griglie e paillettes.
Seta, fur e cavallino si alternano a tessuti tecnici e pelle.
Sperimentazione e naïveté dunque sono le parole chiave, il che è ancor più evidente per quanto riguarda gli accessori.
Sulle borse fioriscono le margherite di Frank Navin, la cui creatività ha dato inoltre vita a gioielli e portachiavi in cui i ciondoli non sono altro che repliche degli omini giocattolo delle confezioni di Cracker Jack.
Dunque, decodificando gli indizi che si celano dietro il lavoro di Risso, spogliarsi di preconcetti, infrastrutture e razionalizzazioni permette di ritrovare la propria autenticità, recuperando quella disarmante attitudine alla sincerità tipica dei bambini.
Una prova coraggiosa quella di Marni che intende così dare un segnale diverso e personale, in un momento in cui il sistema moda, sotto pressione, sembra a volte ripiegarsi su sé stesso e rifugiarsi in un passato rassicurante.
Piuttosto che nascondere la testa sotto la sabbia, il suggerimento è di togliere, semplificare, fino a che non rimane che la verità.
Basta arretrare dunque. Ora, non resta che andare avanti.